Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra, Conte e Di Maio: "Tutto confermato, debito calerà nei tre anni"

Così premier e vicepremier al termine del vertice di governo sul Def. La finanziaria sarà "seria, razionale e coraggiosa". Salvini a Juncker: "Parlo solo con persone sobrie" Pensioni quota 100, allarme Sanità. "Via oltre 25 mila medici" Spread tocca i 302 punti, nuove scintille con Bruxelles

Manvora, il vertice di Palazzo Chigi (Ansa)

Manvora, il vertice di Palazzo Chigi (Ansa)

Roma, 2 ottobre 2018 - Il governo blinda la manovra economica 2019, nonostante i ripetuti moniti di Bruxelles. "Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già dal 2019", afferma il premier Conte in una nota diffusa a conclusione del vertice dell'esecutivo sulla nota di aggiornamento del Def che domani è atteso alla Camera. Presenti a Palazzo Chigi, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, e i viceministri all'Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Oltre al primo ministro, naturalmente. 

"La manovra accelera la discesa del debito"

La finanziaria sarà "seria, razionale e coraggiosa", insiste il presidente del Consiglio che torna a rassicurare sulla scelta di attingere al disavanzo. La manovra è stata disegnata "in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio".

"Confermiamo il 2,4% di deficit"

Ribadisce Di Maio: "Confermiamo il 2,4% (del rapporto deficit/Pil ndr) e si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team 'mani di forbici'". Ma proprio il meccanismo di riduzione del debito non è ancora stato definito, tanto che si andrà avanti tutta la notte, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. "Stiamo lavorando a nuove coperture per abbassare il debito più velocemente", precisa poi lo stesso Di Maio a DiMartedì su La7. Domani mattina è atteso un nuovo vertice. 

Alcuni "dettagli saranno definiti domani mattina", fa presente il vicepremier, ma la manovra "conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto". E elenca: "Con i 10 miliardi per il reddito di cittadinanza diamo a tutti la possibilità di ricostruire il proprio futuro. Ci sbarazzeremo poi della legge Fornero, perché tutti hanno diritto ad andare in pensione serenamente e i giovani hanno diritto ad entrare nel mondo del lavoro, rispondendo anche alle esigenze delle imprese". E "stanzieremo 1 miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche". 

Salvini a Juncker: "Parlo solo con i sobri"

Il vertice di governo arriva al termine di una giornata travagliata sui mercati sull'onda della sfiducia che gli investitori nutrono sulla bontà della manvra. Alimentata, secondo Di Maio e Salvini, dalle dichiarazioni dei vertici dell'Unione europea, che richiamano l'Italia al "rispetto delle regole" sul Bilancio. Oggi il leghista risponde con una provocazione al presidente della Commisione Ue, Jean Claude Juncker che ieri evocava il rischio fine dell'euro: "Io parlo solo con le persone sobrie", la replica al vetriolo del vicepremier. 

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