DOVREBBE ESSERE la normalità, ma è una vera conquista. La parmigiana Sanvido, società Benefit di Varano dè Melegari, specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti industriali e sistemi di automazione ha infatti introdotto il congedo mestruale un giorno al mese. Loro lo chiamano "permesso rosa" ed è rivolto a tutte le dipendenti della sede emiliana e di quelle impiegate nella controllata Dynamic Eletric, a Montecchio Maggiore, nel Vicentino. "Le nostre lavoratrici potranno assentarsi per un giorno al mese, senza la necessità di dover presentare certificati medici, semplicemente annunciandolo", dice l’amministratore delegato, Maurizio Sanvido (foto in alto).
L’azienda che guida fa della comunicazione orizzontale un punto di forza e quindi introduce nel concreto azioni di bilanciamento e di equità. Il cosiddetto permesso rosa è infatti una pratica che consente alle donne di prendersi una giornata retribuita dal lavoro durante il ciclo mestruale per poter gestire i sintomi associati. "Tempo che – ci tiene a sottolineare l’amministratore delegato - sarà retribuito, anche a livello previdenziale". Ad oggi ad avere l’opportunità di utilizzare il permesso sono tutte le lavoratrici del gruppo: cinque impiegate della sede varanese, addette al settore amministrativo, e nove dell’azienda vicentina impiegate sia in amministrazione che in produzione. "Siamo consapevoli che l’introduzione del congedo mestruale rappresenta solo un primo passo verso un cambiamento più ampio, ma crediamo che sia fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e le altre organizzazioni sull’importanza di adottare politiche simili, invitandole ad unirsi a noi nel riconoscere i diritti delle donne garantendo loro un ambiente lavorativo più inclusivo e rispettoso", aggiunge Sanvido.
L’azienda si occupa da oltre 40 anni di creare impianti industriali e sempre più di implementare l’automazione. Fra i valori che guidano l’impresa ci sono l’inclusività, la trasparenza e l’ascolto, temi che hanno spinto il management ad introdurre il congedo mestruale "in azienda, come in famiglia, crescere vuol dire essere ogni giorno un po’ più uniti di prima, impegnarsi per risolvere i problemi, raggiungere gli obiettivi che, insieme, si sono prefissati. Essere un gruppo vuol dire anche aiutare e supportare l’altro nel momento del bisogno, mettere a disposizione le proprie conoscenze, favorire lo scambio di informazioni e unire le forze per intraprendere insieme un percorso di elevazione. Perché è nella diversità e nell’unione che si costruisce la strada per il successo, in termini di crescita, duttilità e presa di coscienza", si legge nella presentazione aziendale sul sito. Diversità che per questa realtà imprenditoriale fa rima con inclusione e introduce strumenti di lavoro nuovi e utili per tutti e tutte, come appunto il "permesso rosa".
Ancora, in Italia, non c’è una norma che preveda per legge il diritto al congedo mestruale, c’è solo un disegno di legge fermo in parlamento. Altri Paesi, come la Spagna, sono più avanti. Alcune realtà imprenditoriali, però, stanno introducendo il congedo rosa. Come sottolinea anche Sanvido, "sappiamo che al momento la pratica nel nostro paese non è molto diffusa, ma noi abbiamo deciso di introdurre il congedo rosa basandoci sulla fiducia delle nostre lavoratrici". Non servirà quindi un certificato, ma la semplice parola della lavoratrice. In tempo di smart working e di rivoluzione nel mondo del lavoro, le buone pratiche vincono su tutto.