Venerdì 8 Novembre 2024

Tessuti di Sondrio. Fibre naturali e riuso nel segno della sostenibilità

SONO NEL CUORE della Valtellina, immersi in quella natura incontaminata che, in qualsiasi periodo dell’anno, attrae e incanta migliaia di...

Tessuti di Sondrio. Fibre naturali e riuso nel segno della sostenibilità

Tessuti di Sondrio. Fibre naturali e riuso nel segno della sostenibilità

SONO NEL CUORE della Valtellina, immersi in quella natura incontaminata che, in qualsiasi periodo dell’anno, attrae e incanta migliaia di appassionati di sport all’aria aperta. Tessuti di Sondrio, azienda attiva dal 1895 nella produzione di tessuti naturali (cotone, lino, seta e canapa), ha segnato un nuovo record di fatturato nel 2023, superando, con 50 milioni di euro (+5% in un anno), quello già registrato nel 2022, quando concluse l’esercizio a quota 48 milioni di euro. Fabio Grazioli (nella foto in basso), designer e brand manager dell’azienda, che oggi è parte del gruppo Marzotto (come divisione di Marzotto Lab Srl), commenta: "Il 2023 è stato caratterizzato dalla riduzione dei volumi e dal conseguente aumento del prezzo medio, al quale siamo stati costretti per l’incremento dei costi alla fonte. Tutti questi fattori hanno portato a una corrispondente crescita del volume d’affari. Siamo un’impresa con 150 dipendenti, tutti in Italia: la nostra dimensione è basata sul costo del lavoro italiano".

Uno dei capisaldi dell’azienda (che ha sede, appunto, a Sondrio) è, da anni, è la sostenibilità: "siamo situati all’interno di un patrimonio dell’Unesco, sede di viticoltura eroica, in un distretto agroalimentare d’eccellenza – fa sapere l’azienda valtellinese - e questo ci coinvolge ancora di più in un obbligo morale e sociale verso la nostra valle". L’attenzione all’ambiente traspare innanzitutto dalla collezione ‘Heart for Earth’ (letteralmente, ‘cuore per la terra’), interamente composta di tessuti dai colori naturali. Recentemente è stata lanciata anche la collezione denominata ‘Herbarium Tincturae’, in cui i tessuti organici sono sapientemente tinti mediante un’antica tecnica di decottura, utilizzando solo parti non edibili e scarti di lavorazioni. Il colore viene trasferito, cioè, dalla parte non edibile della pianta al tessuto: i coloranti sono estratti da piante, fiori e radici, solitamente utilizzati in campo medico, per dare vita a colori particolari, nel rispetto della sostenibilità ambientale e in totale assenza di sostanze chimiche artificiali. I colori ottenuti assumono, così, sfumature autentiche, delicate e completamente naturali. Da queste polveri organiche colorate si passa poi alla fase di tintura. A questo punto, le fibre nobili di lino e cotone, tinte da polveri naturali, sono pronte per essere trasformate in abiti.

Nel percorso di sostenibilità avviato da Tessuti di Sondrio riveste un ruolo importante anche ‘Upcycle’, la strategia con cui è stato ripensato, a partire dall’approvvigionamento dei materiali, l’intero processo produttivo seguito dall’azienda. In particolare, la collezione ‘Upcycle’ offre ai creativi e ai brand più sensibili al tema della salvaguardia ambientale l’accesso a tessuti di alta qualità a prezzi più competitivi, con l’obiettivo di incoraggiare il riuso creativo dei materiali. In un’ottica di economia circolare, infatti, gli scarti altrimenti destinati allo smaltimento sono riutilizzati e mixati per la creazione di prodotti a maggior valore aggiunto.

L’azienda lombarda promuove, inoltre, il programma ‘Start Together’, che consiste nel supportare artigiani, studenti e scuole che lavorano nell’ambito del tessile, della moda o dell’abbigliamento e necessitano di tessuti per mettersi alla prova e apprendere i vari metodi di lavorazione. La partecipazione al progetto è gratuita e si basa sulla compilazione di un modulo, disponibile sul sito web di Tessuti di Sondrio, in cui gli interessati possono spiegare come intendono utilizzare i tessuti e i motivi per cui l’azienda dovrebbe supportare la loro idea creativa. Il programma nasce dalla volontà dell’azienda di sostenere idee innovative di artigiani e talenti emergenti della moda attraverso i propri tessuti.

La novità della collezione primavera-estate 2025 sarà, invece, l’inclusività, intesa come trasversalità di genere: è la prima volta, infatti, che Tessuti di Sondrio si occupa specificamente della donna in cerca di qualità e raffinatezza. E lo fa con "she/her" (dall’inglese, ‘lei’), la prima ‘capsule collection’ di tessuti dedicati alla moda femminile. L’azienda lombarda, da sempre distintasi per la realizzazione di prodotti da uomo, è partita dalla volontà di cercare, all’interno del guardaroba maschile, tessuti da ‘ingentilire’ con un gusto prettamente femminile, più morbido, ‘oversize’ e comodo. I cotoni puri, o in abbinamento a lino, seta e nylon, si fanno dunque interpreti di un look armonioso e sofisticato.

"La donna che cerca un prodotto un po’ maschile – dichiara infine Fabio Grazioli – trova sovente sul mercato un prodotto per quella che io definisco la ‘donna pura’ (segmento già mirabilmente coperto dai nostri colleghi pratesi o comaschi), oppure trova una proposta come la nostra, che riteniamo essere del tutto nuova. Secondo noi, è la prima vera espressione nel mondo cotoniero. Questa primavera-estate 2025 non è, dunque, un estratto o un campione della nostra collezione principale, virata al femminile, ma una capsule interamente pensata per la donna. Tessuti di Sondrio riserva già, peraltro, più del 20% della sua produzione alla donna. È una collezione che abbiamo voluto rendere il più possibile trasversale, neutra a livello di genere e con un’anima profondamente ‘internazionale’, perché non è facile andare negli Usa e parlare, ad esempio, di cotone naturale. Questa scelta si è rivelata vincente: a fronte della flessione di alcuni mercati tradizionalmente forti, come la Germania, altri, come Nord America ed Estremo Oriente, sono, in generale, cresciuti, compensando i cali registrati altrove".