Venerdì 3 Maggio 2024

RF Microtech fornirà le antenne per far parlare la Terra e lo spazio

È UN’AZIENDA GIOVANE, proiettata verso lo spazio ma con le gambe ben salde a terra e un futuro tutto in...

RF Microtech  fornirà le antenne per far parlare la Terra e lo spazio

RF Microtech fornirà le antenne per far parlare la Terra e lo spazio

È UN’AZIENDA GIOVANE, proiettata verso lo spazio ma con le gambe ben salde a terra e un futuro tutto in ascesa. L’azienda perugina RF Microtech, 35 addetti tra dipendenti e collaboratori, specializzata nella realizzazione di antenne e dispositivi intelligenti a radiofrequenza utilizzati nelle telecomunicazioni terrestri e spaziali, è stata chiamata a partecipare al programma Iride, promosso dall’Agenzia Spaziale Europea e da quella Italiana che prevede di realizzare entro il 2026 una costellazione ibrida di satelliti con sensori dedicati all’osservazione della terra. In particolare, RF Microtech è stata selezionata da Thales Alenia Space Italia per fornire un filtro e un’antenna in banda X per i satelliti Nimbus e Nox. Elisa Fratticcioli (nella foto sopra la terza da sinistra), Ceo e quality manager di RF Microtech ci spiega come mai l’occhio dell’ente nazionale è caduto proprio su di loro. "L’azienda ha ottenuto la certificazione EN9100 per la progettazione, lo sviluppo, la prototipazione e la produzione di applicazioni a radio frequenza personalizzate nel settore aerospaziale. Questa certificazione – sottolinea la manager – garantisce la conformità agli standard aerospaziali, assicurando che i nostri prodotti e i processi rispettino le normative e i requisiti specifici del settore, che garantiscano prestazioni affidabili e coerenti nel tempo anche in orbita e che i materiali utilizzati in produzione rispettino i rigorosi standard di sicurezza, minimizzando i rischi".

Come vi state posizionando nel mercato dell’aerospazio, vista anche la concorrenza dei giganti stranieri?

"Si tratta di una evoluzione estremamente importante per RF Microtech per questo ci stiamo orientando sempre più al settore spazio, con l’obiettivo di acquisire un ruolo maggiormente rilevante nel mercato della New Space Economy. Se fino ad ora la nostra produzione si è incentrata su apparecchiature e dispositivi di terra oggi possiamo ampliare la nostra offerta producendo anche componenti per lo spazio".

Nel vostro settore cosa rappresenta la Certificazione? Possiamo paragonarla ad un “passaporto“ per lo spazio?

"Quello che la certificazione ci consente di fare è di accedere ad un nuovo mercato, quello relativo alle antenne che volano nei satelliti. La EN9100 afferma la nostra competenza e la qualità dei prodotti e servizi per l’aerospazio, facilitando l’accesso a opportunità commerciali e contrattuali".

Un passo indietro: come siete nati? Sbaglio o avete mosso i primi passi come start-up dell’Università?

"Fondata nel 2007 dal professor Roberto Sorrentino, scomparso nel 2020, come un laboratorio di idee e incentrato su ricerca e innovazione, oggi l’azienda è riuscita a trasformare la sua creatività in una “fabbrica“ di prodotti affidabili e qualificati e ha compiuto quel salto che ci consente di dedicarci pienamente al settore aerospaziale".

Quando l’azienda è nata eravate giovanissimi studenti: avete pensato, come avviene per tanti “cervelli“, di lasciare l’Umbria in cerca di un futuro più appetibile?

"Il ruolo del nostro fondatore Roberto Sorrentino è stato fondamentale nell’incanalare la visione che ci ha portato al successo attuale. La sua leadership ci ha spinti a superare i limiti, a perseguire l’eccellenza e a puntare sempre più in alto".

Da allora quei ragazzi ne hanno fatta parecchia di strada e, come racconta il Ceo e Cto Luca Marcaccioli (nella foto sopra il quarto da sinistra), hanno ancora tante idee da sviluppare.

Qual è il vostro punto di forza?

"Per il settore aerospaziale, RF Microtech progetta, prototipa, testa e realizza antenne e circuiti concepiti specificatamente per essere montati sui satelliti e mandati in orbita; sistemi per le comunicazioni tra terra e satellite, in particolare antenne bidirezionali portabili o da installare su mezzi di trasporto terrestri o su aerei, droni e veicoli spaziali. Tali dispositivi permettono a persone e mezzi in movimento di comunicare con il satellite, così da avere connessione internet anche in luoghi isolati, non coperti da rete terrestre. Il nostro elemento di forza è l’agilità con la quale riusciamo a fornire soluzioni “su misura“ personalizzate per il cliente: quelle che si rivolgono a noi sono tipicamente grandi aziende operanti nel settore aerospaziale che necessitano di oggetti dalle prestazioni molto elevate non presenti nel mercato".

A quale tecnologia vi affidate?

"La tecnologia che utilizziamo è quella delle antenne piatte a scansione elettronica, che per caratteristiche di resistenza e dimensioni (spessori sotto i 5 cm), consentono una facile integrazione sia su satelliti, che su mezzi di trasporto. RF Microtech realizza, inoltre, i suoi prodotti adottando diverse tecnologie per la miniaturizzazione, che le permettono di fornire dispositivi leggeri e a basso ingombro, facilmente integrabili anche nei satelliti di dimensioni ridotte (CUBESAT). Infine, grazie a strategiche collaborazioni con aziende tecnologicamente avanzate in Europa, progettiamo e realizziamo alcune parti attraverso processi di additive manufacturing (stampa 3D ceramica)".

I vostri numeri?

"Abbiamo 35 addetti, età media 30-40 anni, fatturato netto, 4,2 milioni; mercato prevalentemente Italia, ma anche extra Europa".

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