Martedì 15 Ottobre 2024

Parchi solari e treni a biodiesel: le altre sfide del Gruppo Fs

L’essenza del piano è nella dichiarazione programmatica di Luigi Ferraris, ad di FS Italiane

Parchi solari e treni a biodiesel: le altre sfide del Gruppo Fs

Parchi solari e treni a biodiesel: le altre sfide del Gruppo Fs

"Siamo un Gruppo energivoro, che consuma il 2 per cento dell’elettricità nazionale: entro sei-sette anni vogliamo arrivare a produrre il 40 per cento del nostro fabbisogno energetico tramite rinnovabili". Sono le parole di Luigi Ferraris (nella foto a destra), ad di FS Italiane che ha poi aggiunto: "Siamo già partiti, lavorando per nuovi impianti solari in aree del Gruppo non più funzionali, oppure installando pannelli fotovoltaici sui tetti delle officine e sui capannoni".

Fra le attivazioni del 2023 e quelle del primo semestre 2024, il Gruppo FS punta a compiere "un passo concreto" nel suo piano di autoproduzione energetica, superando i 5,6 MW di fotovoltaico autoprodotto attraverso la messa in esercizio di nuovi impianti solari in aree non più funzionali, oppure con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e sui capannoni.

L’obiettivo finale è coprire il 40 per cento del fabbisogno energetico di FS e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Dieci anni prima, cioè, di quanto previsto dall’Unione Europea. Il fine del piano è produrre, a regime, 2,6 TWh all’anno, con un investimento di 1,6 miliardi di euro, per aumentare così del 10% la produzione complessiva attuale degli impianti di energia solare installati in Italia.

Questo traguardo prevede un passo intermedio significativo: partendo dal 2019 come base di riferimento, FS si propone di ridurre entro il 2030 le emissioni dirette e indirette del 50 per cento (Scope 1 e Scope 2) e di abbattere del 30 per cento le emissioni della catena del valore (le cosiddette Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne.

La strategia energetica di FS si articola lungo quattro principali linee di azione: shift modale (promozione del trasporto passeggeri e merci via treno o con soluzioni intermodali), phase out dei combustibili fossili (attraverso la progressiva elettrificazione delle reti ferroviarie e l’utilizzo di carburanti alternativi), efficientamento energetico e produzione di energie rinnovabili. Il piano di realizzazione degli impianti fotovoltaici è stato avviato nel 2023, con la progettazione dei primi siti. Altri impianti sono stati o saranno installati entro il primo semestre dell’anno su spazi gestiti da Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS che controlla 32.000 chilometri tra strade e autostrade.

Già operativo da quest’anno, in particolare, un parco fotovoltaico da 771 kW in Calabria, composto da una Green Island (ovvero un’area gestita da Anas e dedicata alla produzione di energia solare tramite moduli fotovoltaici e alla ricarica di veicoli elettrici tramite colonnine) e pannelli fotovoltaici installati lungo nove gallerie e in un’area parcheggio. Nel prossimo semestre saranno invece completati un impianto da 352 kW in provincia di Latina, un impianto da 806 kW nella provincia di Lecce, nonché un impianto da 1.251 kW in Campania costituito da una Green Island e da pannelli installati lungo 3 gallerie. Nei prossimi sei mesi la messa in funzione anche di un impianto da 250 Kw a Catania.

Di notevole rilevanza è l’impianto fotovoltaico installato all’Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL) di Foligno, stabilimento industriale di Trenitalia deputato alla manutenzione delle locomotive elettriche e dei convogli elettrici leggeri a composizione bloccata e dei loro componenti. L’investimento complessivo per l’installazione di Foligno è stato di 2,2 milioni di euro per un impianto da 1.070 KW.

Attivo dal 2022, invece, l’impianto di Milano Martesana (nella foto a sinistra in alto), che ha previsto l’installazione di pannelli solari sui tetti di un capannone e che si è arricchito di una quarta sezione ad agosto scorso con un incremento di potenza di 240 kW. Ad ottobre, inoltre, è stato completato l’impianto solare da 350Kw alle officine di Voghera. Ed è stata completata l’installazione di un parco fotovoltaico con una capacità di 470 kW su capannoni di Trenitalia a Foggia.

In queste settimane, nei pressi della stazione di Arezzo, è poi prevista l’entrata in funzione di uno dei piccoli impianti solari previsti nei parcheggi (20 KW) gestiti dalla società di FS. Ulteriori sviluppi sono previsti nei primi sei mesi del 2024, con l’installazione di impianti da 20 kW nei parcheggi FS Park delle stazioni di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, e a Napoli Campi Flegrei.

Infine, entro giugno, è programmata l’entrata in funzione di un impianto fotovoltaico da 19 kW alla stazione di San Donà di Piave, gestita da Rete Ferroviaria Italiana: un contributo all’espansione delle iniziative di produzione di energia sostenibile nel contesto ferroviario.

L’autoproduzione di energia solare non è l’unica strada percorsa dal Gruppo per raggiungere i suoi obiettivi energetici e di neutralità carbonica. Sono vari e diversificati gli interventi lanciati da FS in tema di efficienza energetica. Dopo il piano di ammodernamento dei treni regionali – i nuovi convogli Pop e Rock, finanziati con Green Bond, permettono di ridurre del 30% i consumi rispetto ai treni della generazione precedente – a luglio il Gruppo ha alimentato, in via sperimentale, il primo treno (nella foto a sinistra in basso) esclusivamente con Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil) in purezza.

Questo biocarburante, sulla base delle informazioni del produttore, contribuisce alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2eq lungo l’intera catena del valore del prodotto. Calcolo che tiene conto della materia prima utilizzata, confrontando l’effetto sulle emissioni con il mix fossile di riferimento.

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