L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA è un acceleratore della sostenibilità. Questo il messaggio emerso nell’intervento di Leonardo a Cop28, che si è conclusa a Dubai. L’Italia era presente con l’azienda leader nell’ambito dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza guidata dall’ad Roberto Cingolani. "Tecnologia e innovazione sono tra i temi trasversali di Cop28 negli Emirati Arabi Uniti, abilitatori essenziali per accelerare la transizione sostenibile", spiega Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer di Leonardo. "Il tempo a disposizione per adottare misure forti e adeguate è limitato– osserva – ma la tecnologia cresce in modo esponenziale. Velocità e potenza di calcolo sono ad esempio raddoppiate ogni 18-24 mesi dagli anni Settanta, una capacità che offre una straordinaria opportunità per un cambio di passo verso le azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Il progresso tecnologico è al cuore dell’impegno di Leonardo in materia di sostenibilità, con importanti investimenti in innovazione al fine di soddisfare i Sustainable Development Goals nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite".
Obiettivo comune è quello di migliorare le condizioni e abbattere le emissioni di anidride carbonica. "Leonardo contribuisce agli obiettivi di sostenibilità con le proprie competenze nelle tecnologie integrate multidominio e con l’impegno ad accelerare la capacità di sfruttare al massimo la catena del valore digitale", sottolinea Simone Ungaro, Chief Innovation Officer di Leonardo. "La rete di laboratori di ricerca e sviluppo Leonardo Labs, l’High Performance Computer davinci-1, l’impiego del digital twin – continua – sono elementi chiave in grado di creare opportunità per nuove applicazioni non solo nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza ma anche per le comunità e il pianeta nel suo insieme: global monitoring, healthcare, smart cities e logistica multimodale". Dalla combinazione di dati provenienti da diverse fonti, come satelliti e sensori, con tecnologie quali intelligenza artificiale e high performance computing, Leonardo ottiene soluzioni innovative nella navigazione e controllo del traffico aereo, nella mobilità, nell’agricoltura di precisione e nell’analisi dei flussi di energia. "Siamo in grado di contribuire concretamente alla gestione degli attuali e futuri problemi del clima", precisa Ungaro.
Anche l’impiego di carburanti alternativi Saf (Sustainable Aviation Fuel), in ambito aeronautico può contribuire ad abbattere le emissioni. Tuttavia, nel lungo periodo sarà il campo del quantum computing il vero game changer, capace di dare una svolta alla gestione della crisi climatica. L’industria aerospaziale è fondamentale per l’Italia, come sottolinea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "Il ruolo della tecnologia nelle politiche climatiche è cruciale ed è anche un campo di azione in cui il nostro Paese eccelle – la sua conclusione – Leonardo è attore di primo piano in questo settore, rappresentando un’eccellenza scientifica e imprenditoriale che dà lustro all’Italia. L’elevato livello della ricerca tecnologica portata avanti dall’azienda riceve oggi nuovo rilievo dal ruolo che può avere ed ha nell’azione climatica. Le tecnologie digitali e spaziali, insomma, hanno assunto il ruolo di strumenti chiave per consentire la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico. La sfida è coniugare la lotta al cambiamento climatico con le esigenze di sviluppo che i nostri cittadini ci richiedono. Ecco, quindi che il ruolo di Leonardo come azienda hi-tech di frontiera si configura come un vero e proprio abilitatore della transizione nello sviluppo, e non contro".