È STATA PER ANNI sull’orlo della chiusura a causa dei bilanci in profondo rosso, delle commesse che non arrivavano, di troppe attività che non decollavano. Oggi Sogesid, la società di ingegneria del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, assieme al ministero delle infrastrutture e trasporti, grazie al decreto Energia ha allargato le sue funzioni, in materia ambientale, a tutte le amministrazioni centrali dello Stato. E il vento è cambiato. Risultati positivi in netta crescita con prospettive, nel triennio 2024-2026, di un valore di produzione che passerà dai 77 milioni dell’anno in corso, ai 183 milioni di del 2026. Una società in piena trasformazione, che oggi ha in portafoglio commesse importanti sia sul fronte degli interventi post alluvione in Emilia Romagna, sia progetti che riguardano le acque, le bonifiche ambientali i porti. Un punto di forza anche quello relativo alle scelte strategiche sul fronte della cooperazione internazionale. Da piccola realtà, nata nel 1994 per la gestione degli impianti idrici della Campania, oggi Sogesid punta a grandi obiettivi e a importanti risultati. La società, guidata da Errico Stravato (nella foto a destra), si prepara, infatti, a una nuova rivoluzione. Facendo leva su un ventaglio di oltre duecento commesse su tutto il territorio nazionale, con un team composto da 500 addetti, Sogesid sarà un attore chiave della transizione ecologica del Paese. Il budget economico per il prossimo triennio prevede un margine operativo che per il 2024 si attesta a 1,2 milioni, per arrivare ai 3,4 milioni nel 2026. Percentuali di profitto vincolate alle convenzioni con i ministeri. Il netto miglioramento dei risultati economici è reso possibile dalla diversa composizione del mix produttivo.
Per rispondere alla nuova missione la linea dei servizi tecnici erogati, la componente di maggior valore delle attività di Sogesid, passerà, infatti, da una media del 25% della produzione totale del periodo 2018-2023 al 43% già nel 2024. "Si tratta di un incremento di oltre 22 milioni in termini di valore di produzione – dice l’ad Stravato – che derivano dalla realizzazione di nuovi progetti legati allo sviluppo sostenibile del territorio, al dissesto idrogeologico, alle bonifiche, al trattamento delle acque reflue urbane e ad attività riguardanti i sistemi portuali. La scelta di puntare sui servizi – aggiunge l’ad – fa parte del processo di efficientamento e trasformazione della società avviato l’anno scorso (anno di insediamento del nuovo cda) che la vede, dopo l’approvazione del Decreto Energia, svolgere un ruolo di primo piano anche nella messa a terra dei progetti ambientali nell’ambito del Pnrr".
In questo contesto Sogesid ha, di recente, firmato un accordo quadro con il commissario straordinario, il generale Figliuolo, per l’affidamento dei progetti di ripristino delle infrastrutture viarie nei territori alluvionati in Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Alla Sogesid sono stati affidati interventi del valore di circa 270 milioni di euro. Dalla progettazione fino alla completa esecuzione dei lavori è quanto prevede l’affidamento. Nella nuova mission Sogesid c’è spazio anche per progetti internazionali. Uno su tutti, il più ambizioso, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri, è quello che riguarda la rigenerazione ambientale del Lago d’Aral, il bacino al confine tra il Kazakhstan e l’Uzbekistan quasi completamente prosciugato a causa degli effetti del cambiamento climatico e dello sfruttamento della rete idrica che alimenta il lago. L’Italia e Sogesid proveranno a salvare il bacino. La consolidata esperienza della società nel settore della cooperazione internazionale ha, inoltre, favorito, nella collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, una sinergia finalizzata alla promozione della sostenibilità ambientale. Che è diventata elemento cruciale all’interno del sistema di cooperazione italiano, seguendo la scelta indicata dall’ad Stravato come ’verticale’ nelle strategie internazionali dell’azienda. Per riportare l’Italia ad essere capofila in una delle regioni di maggiore rilevanza nel contesto geopolitico attuale, i vertici della Sogesid hanno presentato agli ambasciatori di Kazakhstan, Kirghizistan, Turkmenistan e Uzbekistan un piano che prevede una prima fase triennale di implementazione di azioni concrete e valutazione degli impattl. Il costo totale del progetto è di 250 milioni per sei anni. Inoltre Sogesid è partner attivo nella candidatura per ospitare a Roma l’undicesima edizione del World Water Forum 2027.
La Sogesid, da società ’in house’, ha ampliato il suo raggio d’azione e fornirà servizi a tutte le amministrazioni centrali dello Stato. Il Decreto Energia ha fornito gli strumento in grado di garantire la tempestiva realizzazione degli interventi pubblici per la transizione ecologica, ampliando gli orizzonti operativi della Società. Non a caso la collaborazione organica con ministeri e altre amministrazioni, farà giocare alla società un ruolo di player nelle scelte strategiche per la Nazione, dal Fondo Italiano per il Clima e al Piano Mattei, tanto caro al governo.