LA NATALITÀ COME CHIAVE di volta dello sviluppo del Paese e come elemento da favorire anche a livello di politiche aziendali. La quarta edizione degli Stati Generali della Natalità si è tenuta il 9 e 10 maggio scorso a Roma e ha avuto come titolo: "Esserci, più giovani per il futuro". Nel 2050 avremo più di 300 anziani ogni 100 giovani e saremo costretti a sbilanciare le risorse per il supporto e l’assistenza alle fasce meno giovani della popolazione. Meno nascite significa meno libertà. Oggi, nel nostro Paese, non sono libere le coppie che vorrebbero avere un figlio o farne un altro perché “costa troppo“ mantenerlo. Non sono libere le donne costrette ancora a scegliere tra maternità e carriera; non sono liberi i giovani, con il tasso di occupazione saldamente agli ultimi posti tra i Paesi dell’Unione Europea, precari nel lavoro e nella vita. Quello dell’inverno demografico è un tema complesso e ampio, che andrebbe affrontato su più fronti. Le imprese possono fare la loro parte per promuovere modelli in cui le famiglie siano al centro e che favoriscano la ripresa della natalità. Enel, da grande player nazionale, non si sottrae alla responsabilità di creare le condizioni per favorire la natalità e la famiglia. Del resto, il già Presidente dell’ISTAT Blangiardo evidenziava tre fattori importanti, le cosiddette "tre C" come fondamentali per inquadrare il tema demografico: Costo dei figli, Compatibilità con il lavoro, Cura. Ad interrogare il mondo delle aziende è in particolare la seconda C: la compatibilità tra la genitorialità e il lavoro professionale.
La maternità e la paternità non possono essere un problema. Attraverso dei meccanismi di welfare aziendale si supportano e sostengono i genitori, garantendo la possibilità di armonizzare il ruolo di madre/padre con l’impegno professionale. La genitorialità è un valore per l’azienda e non solo una condizione da difendere e preservare. Infatti quando nasce un figlio si sviluppano tante competenze specifiche (soft e hard), fondamentali anche nel luogo del lavoro, come la capacità di gestione del team, la cura dell’altro, leadership, responsabilità, migliore gestione del tempo. "Il programma ’Parental Program’ promosso da Enel – spiega Nicola Lanzetta (nella foto sopra), direttore Italia di Enel che ha partecipato agli Stati Generali della Natalità – ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza organizzativa e personale sulla cultura della genitorialità e conciliare i bisogni personali e professionali durante questa fase della vita. Il programma prevede un processo strutturato di colloqui tra il neogenitore, il responsabile e le risorse umane, prima e dopo il congedo per maternità e paternità, oltre a un punto informativo unico che offre tutte le informazioni, i servizi e le iniziative formative utili a facilitare il rientro in azienda. In coerenza con l’approccio della cura e a supporto dell’esperienza parentale, forniamo misure addizionali rispetto a quanto previsto dalle legislazioni dei Paesi in cui operiamo in termini sia di giorni aggiuntivi di congedo sia di retribuzione, con potenziali benefici nell’ottica del bilanciamento tra vita privata e lavoro e in termini di caring familiare".
"Rispetto alla maternità – prosegue Lanzetta - Enel garantisce la copertura della retribuzione al 100% contro l’80% previsto dalla legge per i 5 mesi di congedo obbligatorio in Italia. Sono previste anche misure addizionali sia in termini di numero di giorni di congedo aggiuntivi sia in termini salariali. In particolare, in Italia a partire dal 2023 Enel ha introdotto per i lavoratori padri ulteriori 10 giorni di permesso interamente retribuito, riconosciuti in aggiunta ai 10 giorni (20 in caso di parto plurimo) di congedo obbligatorio previsti dalla legge". Relativamente al congedo parentale le condizioni proposte da Enel risultano molto migliorative rispetto alla legislazione italiana, elevando per entrambi i genitori l’indennità prevista dalla legge al 90% per il primo mese (rispetto all’80% previsto dalla norma), al 60% per il terzo mese (in luogo del 30% previsto dalla legge) e al 45% per i successivi tre mesi (rispetto al 30% previsto da legge). "Abbiamo previsto – continua Lanzetta - la possibilità di cedere ferie o riposi tra colleghi per assistere figli, genitori, coniugi o conviventi che necessitano di cure costanti o in condizioni di seria difficoltà. Oltre alle ferie donate dai colleghi, l’azienda aggiunge un contributo di permessi retribuiti. Particolare è l’attenzione ai genitori di bimbi con fragilità. In questo senso abbiamo attivato ’MaCro@ Work Caring Program’ rivolto alle persone Enel che vivono con una patologia cronica".
Il ventaglio di iniziative formative e di welfare offerte dal Gruppo Enel ai propri dipendenti mira a promuovere una cultura aziendale basata sull’inclusione e sull’apprezzamento delle diversità, contribuendo così a contrastare gli stereotipi che ancora oggi possono ostacolare la crescita umana e professionale delle persone. Tra le principali iniziative in tal senso spiccano, ad esempio, l’Ability parent care, un innovativo programma di supporto rivolto alle persone che hanno figli con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), deficit dell’attenzione (ADHD), disabilità motoria. "Tutti i dipendenti interessati – sottolinea Lanzetta - possono partecipare in forma gratuita a gruppi di ascolto dove condividere le proprie esperienze, i propri bisogni e le proprie emozioni ma anche scoprire e trovare nuove risorse per affrontare le difficoltà legate alla gestione quotidiana della disabilità".
Infine, sono attivi servizi e sostegni per la cura dei figli e dedicati alla maternità come, per esempio, la disponibilità di stanze tiralatte nelle principali sedi di lavoro e di “posti rosa” riservati alle colleghe in gravidanza che vogliano raggiungere l’ufficio con il proprio mezzo. Non mancano sostegni finanziari per la famiglia, come bonus per acquisto di libri scolastici, contributi per asili nido, scuole e università, borse di studio e convenzioni con scuole private oltre ai servizi per “risparmiare tempo”: baby-sitting, assistenza anziani e supporto domestico. Inoltre, anche a livello locale, sono attivi servizi e iniziative che consentano di prendersi cura del benessere psico-fisico sia per sé che per i familiari.