LA MANINI PREFABBRICATI SPA nasce ad Assisi-Santa Maria degli Angeli nel 1962, per volontà del fondatore e presidente Arnaldo Manini (nella foto sopra con Anna Rita Rustici), classe 1936, e deve il suo successo, che l’ha accompagnato in tutti questi anni, a un mix tra una gestione finanziaria lungimirante e una visione estremamente innovativa in termini di ricerca e sviluppo. Combinando l’utilizzo di tecnologie e materiali all’avanguardia con processi ottimizzati e funzionali, l’azienda umbra è in grado di rispondere alle richieste sempre più elevate da parte del mercato, con grande attenzione ai temi della sicurezza e della sostenibilità ambientale. "La Manini Prefabbricati ha dimostrato, negli anni, di essere un’azienda al passo con i tempi e capace di portare innovazione, di anticipare le soluzioni richieste dal mercato" dice Anna Rita Rustici, responsabile Marketing e Comunicazione, evidenziando numeri importanti per presentare la storica azienda, capace di guardare con ottimismo al futuro, pur in un momento storico complesso e difficile. "Nell’anno che si è appena concluso – aggiunge - abbiamo raggiunto un portafoglio ordini pari a 150 milioni di euro, dal 2016 la crescita è stata sempre in doppia cifra. L’agenzia di rating Plimsoll ha certificato che Manini Spa, in dieci anni, ha raddoppiato il suo valore di mercato".
Un’avventura, quella dell’azienda di prefabbricati, iniziata nel 1962, a Santa Maria degli Angeli, con il quartier generale rimasto nella stessa area dove Arnaldo Manini (ottobre insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) ha cominciato a creare manufatti in cemento. Dapprima travetti, poi, dagli anni Settanta, la realizzazione di prefabbricati ‘pesanti’, per grandi edifici, per infrastrutture; in un crescendo che ha proiettato l’azienda ai vertici nazionali e internazionali del settore della produzione di sistemi e strutture prefabbricate per l’edilizia. Fondatore e presidente che, nel 2017, in occasione dei 55 anni della Manini, con lungimiranza e intuito, ha ‘disegnato’ un nuovo assetto aziendale, scegliendo come amministratore delegato Manuel Boccolini (nella foto in basso), giovane ingegnere, competente e propositivo, che ha portato nuovo slancio e entusiasmo. Con un rinnovamento del board che vede, nell’organigramma, il direttore tecnico Leonardo Casali, il direttore amministrativo Luciano Baccarelli, Salvatore Romano responsabile del Manini Service, Massimiliano Vita, responsabile dei processi aziendali, Anna Rita Rustici, Marcom Manager e Mauro Bianchi, direttore degli stabilimenti produttivi.
Chi sono oggi i vostri clienti?
"Si rivolgono a noi le grandi multinazionali, i grandi gruppi, consapevoli di trovare in Manini un’autentica eccellenza. Per realizzare insediamenti industriali, per la logistica, uffici, sempre attenti, come vogliono i committenti, alle certificazioni di prodotti e materiali che danno valore agli immobili. Siamo certi, però, che per la prefabbricazione ci sarà un grande futuro anche nel settore civile con l’off site, con la predisposizione degli elementi fuori dal sito dove dovrà sorgere la costruzione, una soluzione che garantisce qualità, costi certi, tempi certi. Abbiamo anche collaborazioni internazionali, con richieste, in particolare, del nostro know-how in campo ingegneristico".
Guardate molto alla ricerca e all’innovazione.
"Abbiamo un settore che si occupa di Ricerca e Sviluppo, guidato da Giuseppe Paci questo ci consente di proporre soluzioni innovative, d’avanguardia. Nel mese di novembre 2023 la Manini ha partecipato, a Boston all’ACI Concrete Convention, l’evento mondiale più importante per il settore del calcestruzzo, ottenendo un importante riconoscimento per la realizzazione del ponte di Gonnesa, in Sardegna, primo in Europa con armature in fibre di vetro (GFRP)".
E Manini Connect e Manini Service, fiori all’occhiello dell’azienda?
"Parliamo di soluzioni che guardano a due temi specifici. La tecnologia di manutenzione predittiva e programmata Manini Connect consente di monitorare, in tempo reale, cosa sta accadendo alla struttura ad esempio in caso di eventi sismici, di bombe d’acqua, di forte vento. Manini Service, attivo dal 2018, guarda alla riqualificazione di vecchie strutture, un tema assai attuale visti i tanti opifici dismessi che necessitano di essere riqualificati".
Innovazione, ma anche attenzione ai temi della lotta al cambiamento climatico e della sostenibilità.
"Sul tema della transizione energetica e dell’impatto dei fattori ESG, Manini Prefabbricati è stata protagonista alla COP28 di Dubai, con l’ad Boccolini, portando la sua testimonianza. Riguardo alla sostenibilità ne abbiamo fatto uno dei pilastri del nostro fare impresa: la scelta dei materiali, riciclati e riciclabili, quando possibile, certificati EDP, metodologie di produzione, compensazione di CO2. Dal 2020 abbiamo presentato il Bilancio di Sostenibilità, nel segno della trasparenza, fornendo dati che puntiamo, di anno in anno, a migliorare".
Il claim per i sessant’anni di attività della Manini è ’Leader per vocazione’: il segreto del successo della Manini?
"Penso che siano la solidità economica, con 40 milioni di capitale sociale, la serietà dimostrata dagli inizi a oggi, l’affidabilità e la capacità di trovare, per i nostri clienti, una soluzione per ogni problema".
Senza dimenticare – aspetto tutt’altro che secondario - il forte legame con Santa Maria degli Angeli che Arnaldo Manini, ‘una vita per i prefabbricati, ha sempre espresso, rifiutando lo spostamento della sede in altre realtà.