Sabato 9 Novembre 2024

Dai ricambi al Brn Village. Il mondo delle bici ora è per tutti

Dai ricambi al  Brn Village. Il mondo delle bici ora è per tutti

Dai ricambi al Brn Village. Il mondo delle bici ora è per tutti

TRADIZIONE e innovazione si sposano in Brn, il nuovo villaggio della due ruote a Forlimpopoli, in Romagna. La storia di Brn è del tutto legata a quella della bicicletta. In particolare, alla bicicletta di nonno Guglielmo, una Legnano, che, nel secondo dopoguerra, proprio in sella alla sua bicicletta, attrezzata di grandi cestini, andava di porta in porta e di pizza in piazza, per le strade e i paesi della Romagna, a vendere coprisella. "Prima in bicicletta, poi col motorino, un Cucciolo della Ducati", racconta Gianluca Bernardi (foto sotto), assieme al fratello Marco titolare dell’azienda. Nonno Guglielmo non prende mai la patente, ma il figlio, Natalino, sì. E assieme al padre continua a battere la campagna, vendendo ricambi da bicicletta. "Così potevano fare più strada e portare con loro più ricambi", raccontano oggi Marco e Gianluca. Anche loro sono rivenditori di ricambi per la due ruote, seppure in maniera più più innovativa. Dopo la scomparsa di Natalino, infatti, Gianluca, che faceva l’architetto a Milano, raggiunge il fratello Marco, da anni già in azienda e assieme lavorano per rendere la Brn sempre più importante nel settore. Oggi Brn è una sorta di Amazon della bicicletta, leader nel settore dei ricambi da bici, ma non solo. Marco e Gianluca sono stati capaci di creare un network internazionale di partnership, in continua espansione, con i più importanti e celebri brand del mondo dei ricambi per ciclo. Con loro lavorano circa 100 persone, per un fatturato che ha segnato i 21 milioni nel 2021 e un catalogo che ha più di 10mila accessori per la due ruote, di cui il 70% a marchio Brn, ma prodotto da fornitori italiani ed europei. Il resto delle referenze sono, invece di grandi marchi della bicicletta, come Shimano o Campagnolo.

Nella vision di Brn ricopre un ruolo centrale anche la salvaguardia del Made in Italy. Nel corso degli anni l’azienda si è resa protagonista di diverse operazioni di acquisizione di brand importanti del settore del ciclismo, come nel caso di Cigno (2007) e Dieffe (2019): aziende accomunate da un’importante storia imprenditoriale che, per vicissitudini simili, si sono trovate a non reggere più la concorrenza di competitor asiatici sempre più agguerrita, ma che grazie a Brn oggi continuano a vedere il proprio marchio circolare all’interno del settore bici con una rinnovata fortuna. Sta diventando sempre più importante, inoltre, il reshoring, ovvero la tendenza a riportare in Europa le produzioni che fino ad oggi erano confinate al Far East, dove costi di produzione e dei materiali erano più convenienti. Complice il Covid e una mutata situazione geopolitica globale, Brn ha saputo cogliere le nascenti opportunità presenti in Europa e soprattutto in Portogallo – ad oggi la vera Bike Valley del vecchio continente – trasferendo lì buona parte della sua produzione, arrivando a produrre internamente diverse referenze fra cui tutta la gamma di cerchi e ruote per bici.

Il 2023, poi, è stato un anno importate per l’azienda: il 3 giugno scorso, infatti, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta della Nazioni Unite, Brn ha inaugurato la sua nuova sede operativa di 16mila metri, immersa all’interno di un grande parco verde privato ad uso pubblico gratuito di 70mila metri quadri, interamente dedicato al mondo del ciclismo. E’ nato il Brn Village, il primo villaggio in Italia dedicato al mondo della bici, pensato con una logica di "restituzione al territorio", con l’intento di proporre ai più piccoli degli spazi in cui sviluppare competenze civiche legate all’educazione stradale, consentendo anche ai più grandi di divertirsi in sicurezza. Il parco, sorto scegliendo di riqualificare l’area abbandonata di un vecchio stabilimento industriale dismesso, si trova a Forlimpopoli, in Romagna, ed è fruibile da tutti. dentro c’è un bar biologico e tutto è stato progettato senza cementificare nuovi terreni, con un approccio verde e sostenibile, reso possibile grazie a un investimento di 21 milioni di euro. Si tratta di un progetto davvero green, perché il parco è collegato con la rete di ciclabili del territorio ed è completamente autosufficiente dal punto di vista dell’energia, per via dell’impianto fotovoltaico che lo alimenta e che genere energia anche per l’azienda.

"L’idea del Brn Village nasce dalla riconoscenza per il nostro territorio e dalla volontà di restituire valore al paese in cui viviamo, creando al contempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di ciclismo, sport salute e benessere", dice Gianluca Bernardi. Mentre il fratello Marco (foto sopra) aggiunge: "Crediamo fortemente nella sostenibilità e nei valori legati al rispetto dell’ambiente che ci circonda. Il Brn Village è stato concepito come un luogo in cui contribuire all’educazione dei ciclisti di domani, organizzando eventi, corsi ed iniziative, coinvolgendo il sistema scolastico e i ragazzi già dalla primissima infanzia, con l’obiettivo di promuovere i valori dello sport, del rispetto per l’ambiente e dell’educazione civica".

All’interno della strategia di crescita di Brn, gli investimenti hanno avuto e hanno un ruolo determinante. L’azienda, infatti, ha investito oltre 5 milioni per l’automatizzazione delle sue procedure interne, superando la concezione uomo-articolo molto diffusa nella logistica più tradizionale, arrivando a mettere al centro dei flussi di movimentazione delle merci l’uomo. Gli investimenti 4.0 hanno principalmente riguardato l’implementazione di un magazzino compattabile, dotato di una capacità di oltre 10mila pallet, con un risparmio di spazio a terra del 70% e di un sistema di magazzini verticali che, su di una base di 400 metri quadri, è in grado di sviluppare una altezza di quasi 3.000 metri lineari, moltiplicando la capacità di stoccaggio di circa 10 volte quella a terra. Un investimento che si è tradotto in un efficientamento produttivo stimato nell’ordine del 60%.