
PER SANT’ANNA sostenibilità, economia circolare e attenzione all’ambiente sono valori infusi nella mission aziendale fin dalla fondazione. L’accelerazione decisiva sulla...
PER SANT’ANNA sostenibilità, economia circolare e attenzione all’ambiente sono valori infusi nella mission aziendale fin dalla fondazione. L’accelerazione decisiva sulla strada del green avviene alla fine del 2008 e porta il nome di Bio Bottle, la prima bottiglia al mondo di acqua minerale da 1,5 litri rivolta al mass market confezionata in una bottiglia biodegradabile e compostabile, che non contiene nemmeno una goccia di petrolio. Con Bio Bottle Sant’Anna si è lanciata in una vera e propria rivoluzione del packaging, sfruttando le caratteristiche di un biopolimero che si ricava dalla naturale fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante. Oltre al risparmio di risorse non rinnovabili e all’abbattimento di emissioni in fase di produzione, i test di laboratorio effettuati sul prodotto hanno dimostrato che questo materiale garantisce all’acqua una conservazione che preserva al meglio le caratteristiche organolettiche. L’azienda di Vinadio continua a investire in ricerca e sviluppo su questo prodotto: dopo aver realizzato anche l’etichetta interamente in PLA, con il medesimo materiale della bottiglia, ora sta studiando di fare lo stesso anche con il tappo e il collarino, ultimo step per arrivare al primo pack del settore biodegradabile al 100%.
Sempre in tema di sostenibilità, in controtendenza rispetto al settore, da sempre Acqua Sant’Anna predilige il trasporto su rotaia anziché su strada: i camion partono dallo stabilimento e si fermano alla prima grande stazione ferroviaria a valle, dove il prodotto è caricato sui treni e quindi inviato in tutta Italia. Per diminuire frequenza e quantità delle spedizioni, l’azienda ha creato la bottiglia dal formato quadrato (anziché la tradizionale a forma di goccia) perché questo permette di ottimizzare la spazio aumentando la quantità di prodotto per ogni carico. Recentemente Acqua Sant’Anna ha definito insieme a Logistica UNO un progetto ferroviario che vede l’attivazione di un nuovo collegamento intermodale da Cuneo a Treviso e che, grazie a un treno settimanale, permette di movimentare fino a 380mila tonnellate all’anno di prodotto. Infine, da pochi mesi sono entrati in funzione 100 nuovi camion a LNG Bio – un gas prodotto dalla trasformazione di scarti alimentari – di ultima generazione, favorendo la decarbonizzazione dei trasporti.
a. r.