Mercoledì 24 Aprile 2024

Sì alla procedura di infrazione contro l'Italia, Dombrovskis: "Violate regole sul debito"

L'Ue: "Non apriremo la procedura oggi". Conte: "Farò di tutto per evitarla". Salvini: "Flat tax per ridurre il debito". Di Maio: "Quota 100 non si tocca". Tria: "Ora dialogo costruttivo con Bruxelles"

Valdis Dombrovskis (Ansa)

Valdis Dombrovskis (Ansa)

Bruxelles, 5 giugno 2019 - La regola del debito "non è stata rispettata nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020", e per questo la "procedura di infrazione per debito eccessivo è giustificata, anche se non la apriremo oggi". Così dichiara il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis spiegando che prima di procedere "devono esprimersi gli Stati membri". Dunque, sì alla procedura di infrazione per deficit eccessivo in relazione all'andamento del debito pubblico nel 2018, ma non oggi. 

Adesso, l'Italia "deve riconsiderare la sua traiettoria di bilancio e metterla chiaramente su un percorso di discesa - aggiunge Dombrovskis -, perché quello attuale ha creato danni all'Italia". Per Bruxelles, "la crescita va giù, gli interessi sul debito salgono e c'è un impatto negativo sugli investimenti". 

"La mia porta resta aperta", dichiara invece il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, che aggiunge: "Siamo sempre pronti ad uno scambio di vedute su cifre, fatti ed elementi oggettivi. Siamo pronti a uno scambio ma è il governo italiano che deve indicare che la procedura per deficit eccessivo può essere evitata e (deve indicare, ndr) come farlo". 

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Confermate quindi le parole del commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger, che in mattinata aveva detto: In questo momento si tratta di convincere gli italiani a realizzare un bilancio in cui possano assumersi la responsabilità senza mettere gli altri paesi europei nella posizione di rischio. L'Italia non dovrebbe essere un rischio per la zona euro". 

CONTE RASSICURA - Ma Conte cerca subito di rassicurare. "Farò di tutto per scongiurare la procedura di infrazione" da parte della Commissione Europea, afferma il premier, oggi in missione ad Hanoi. "Non ho ancora letto le raccomandazioni" della Commissione Europea, "il monitoraggio dei nostri conti, in particolare per il 2019, sta evidenziando le maggiori entrate tributarie e contributive. Maggiori rispetto alle previsioni. Questo ci consente di avere dei margini e di poter reagire meglio alla congiuntura economica che non è favorevolissima", conclude il premier. A supporto di queste rassicurazioni arriva anche Palazzo Chigi: "Il Governo auspica la continuazione di un dialogo costruttivo con la Commissione onde arrivare ad un accordo circa le modalità con cui gli obiettivi per l'anno in corso verranno conseguiti e un sentiero di discesa del deficit coerente con gli impegni già assunti da Governo e Parlamento italiani". Nel pomeriggio, una nota della presidenza del Consiglio interviene sul primo via libera della Commissione Ue alla procedura di infrazione contro l'Italia, specificando: " Allo stato attuale delle conoscenze, si può ritenere che l'indebitamento netto (deficit) della Pubblica amministrazione nel 2019 sarà sensibilmente inferiore alla previsione della Commissione, la quale pone il deficit di quest'anno al 2,5 per cento del PIL, contro il 2,4 previsto dal Governo nel Def". 

SALVINI: FLAT TAX PER RIDURRE DEBITO - "L'unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse (Flat tax) e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio". Così dichiara il ministro dell'Interno Matteo Salvini, aggiungendo che "con i tagli, le sanzioni e l'austerità sono cresciuti debito, precarietà e disoccupazione". Nel pomeriggio il vicepremier leghista ha ribadito: "Se mio figlio ha fame e mi chiede di dargli da mangiare e Bruxelles mi dice 'No Matteo, le regole europee ti impongono di non dare da mangiare a tuo figlio', secondo voi io rispetto le regole di Bruxelles o gli do da mangiare? Secondo me viene prima mio figlio, i miei figli sono 60 milioni di italiani."  

DI MAIO: "QUOTA 100 NON SI TOCCA" - Per il vicepremier Luigi Di Maio "non è concepibile che un Paese con sei milioni di disoccupati e migliaia di aziende che producono sotto il loro potenziale venga messo in croce perché vuole investire sulla crescita, il lavoro e la riduzione delle tasse". L'importante, per il ministro, è che "Quota 100 e le pensioni degli italiani non vengano toccati". 

TRIA: ORA SI APRE DIALOGO COSTRUTTIVO - Anche il ministro dell'Economia, Giovani Tria, intervistato dal Tg1, assicura che Reddito di cittadinanza e quota 100 "ovviamente non verranno toccate". Il ministro continua: "Sono leggi dello Stato. tutti coloro che hanno acquisito diritti li vedranno soddisfatti". Tuttavia, aggiunge Tria, "poichè ci eravamo mossi in maniera molto prudenziale in partenza, adesso stiamo vedendo che ci saranno dei risparmi sostanziali". Poi Tria spiega: "Si aprirà un dialogo costruttivo tra l'Italia e la commissione europea. Illustreremo le nostre ragioni", e aggiunde, "e il dialogo consisterà nello spiegare ancora meglio quali sono le nostre posizioni e soprattutto quali sono i nostri programmi". Riguardo al calo registrato dallo spread sui mercati. "Hanno capito che la commissione non ha aperto una procedura di infrazione ma ha solo dichiarato che ce ne sono i presupposti e credo che abbiano capito ancora di più la volontà sia del governo che della commissione di procedere a un dialogo costruttivo per approfondire il tema e trovare una soluzione", ha concluso.

 

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