Lunedì 29 Aprile 2024

Montenegro vince la sfida della parità di genere

Montenegro vince la sfida della parità di genere

Montenegro vince la sfida della parità di genere

STORICA, MA AL PASSO coi tempi: prosegue nel segno della parità di genere la crescita di Gruppo Montenegro, attualmente secondo player in Italia nell’industria degli alcolici, con un portafoglio di marchi che sono parte integrante dell’immaginario italiano. Fondato a Bologna nel 1885, il gruppo – che, oltre a brand come Amaro Montenegro e Vecchia Romagna, comprende Infusi Bonomelli, Thè Infrè, Olio Cuore, Spezie Cannamela, Polenta Valsugana, Pizza Catarì, per un fatturato di oltre 280 milioni di euro nel 2022 (+60% negli ultimi sei anni) – ha ottenuto la certificazione di "gender equality" denominata UniPdR 125:2022.

La certificazione attesta l’impegno a supporto dell’empowerment femminile e contro stereotipi e discriminazioni negli ambienti di lavoro. Il traguardo consente peraltro al gruppo bolognese – presente da oltre 130 anni nelle vite e nelle case degli italiani - di entrare nel novero delle circa cento aziende certificate in Emilia-Romagna. "Valorizzazione della diversità e rispetto per le persone, equità remunerativa, pari accesso alle opportunità di carriera per tutti i generi e tutela della genitorialità – dice Cristina Danelatos, direttrice delle risorse umane di Gruppo Montenegro – sono solo alcuni degli aspetti su cui l’azienda si è concentrata negli ultimi anni, avviando un percorso virtuoso per creare un ambiente di lavoro equo, inclusivo e paritario. Questa importante certificazione rappresenta il coronamento di un più ampio progetto di ‘gender equality’ interno all’azienda, che ci ha già consentito di raggiungere un grado di occupazione paritario tra i circa 400 dipendenti (50% donne, 50% uomini), nonché di garantire la sostanziale equità retributiva e di promozioni tra i generi. In futuro continueremo a investire per costruire una cultura sempre più inclusiva, affinché non ci siano più carriere inaccessibili per le donne". In tal senso – fa sapere ancora il gruppo - sono state introdotte in azienda sia misure di conciliazione tra vita privata e lavoro, sia misure volte a favorire una più equa ripartizione, tra donne e uomini, del lavoro di assistenza e cura familiare. Ad esempio, tutti i dipendenti hanno la possibilità di accedere ad agevolazioni di orari per l’inserimento dei figli all’asilo nido e al primo anno della scuola dell’infanzia; oltre a venti ore annue retribuite per accompagnare i genitori over80 e i figli minori a visite mediche specialistiche. Per i neo-papà, in particolare, sono previste otto ore di permesso retribuito aggiuntive in occasione di nascita, affidamento o adozione.

Sempre nell’ottica di promuovere il bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, il gruppo ha messo a punto politiche in grado di incoraggiare dipendenti e manager a concentrarsi sulla flessibilità personalizzata, pensata per garantire i risultati di business indipendentemente da dove, quando e come viene svolto il lavoro. Gruppo Montenegro ha introdotto anche soluzioni per promuovere comportamenti improntati al rispetto, tra cui un’iniziativa contro le molestie, sviluppata in collaborazione con l’associazione no-profit RoadTo50. L’azienda si muove con azioni concrete per garantire la parità di accesso alle opportunità di carriera partendo, per esempio, dall’obiettivo di avere, almeno nel 98% delle selezioni, la presenza di una o più candidature femminili. C’è poi il programma ‘Mentorshe’, giunto al suo secondo anno e sviluppato, in partnership con Fondazione Libellula, per sostenere lo sviluppo della leadership al femminile. Guarda alla tutela della genitorialità, invece, ‘Mums@Work’, iniziativa nata per sostenere le colleghe in stato di gravidanza e le neo-mamme.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro