Giovedì 25 Aprile 2024

Lavoro, le figure che le aziende cercano ma non trovano

Assunzioni in calo ma restano introvabili dirigenti, operai specializzati e tecnici

Operaio muratore al lavoro in un cantiere edile

Operaio muratore al lavoro in un cantiere edile

Si assumerà meno in questo fine 2022. Il rallentamento dell'economia globale ed europea, legato principalmente all’aumento dei prezzi dell’energia, all’inflazione e alla situazione geopolitica, incidono sui programmi delle imprese italiane, che prevedono nel mese corrente di ottobre il 5,4 per cento in meno di ingressi rispetto a ottobre 2021. Se si guarda all'intero trimestre ottobre-dicembre 2022, le assunzioni programmate saranno 141mila in meno rispetto allo stesso periodo 2021, attestandosi a 1,2 milioni, con una flessione del 10,4 per cento. Le assunzioni dell'ultimo trimestre caleranno nelle previsioni delle aziende del 26,5 per cento nell'industria, di oltre il 15 per cento nei servizi e dell'11,2 per cento nel commercio. Ma nonostante il rallentamento nell'offerta dei posti di lavoro, continua a salire la difficoltà di reperimento, che era del 43,3 per cento a settembre 2022 e del 45,5 per cento a ottobre 2022, con un incremento di 9 punti percentuali rispetto ad un anno fa. A delineare questo scenario è l'ultimo bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che indica anche quelle che sono le figure oggi più difficili da reperire sul mercato.

Mancano dirigenti, operai specializzati e tecnici

A rischiare di restare vacanti per quasi il 61 per cento del totale sono le posizioni degli operai specializzati. Per i dirigenti la difficoltà di reperimento è ancora superiore, pari al 76 per cento, e non si trovano nemmeno tecnici (47,5%) né figure qualificate per le attività commerciali e dei servizi (46,8%). Al 46,1 per cento di difficoltà di reperimento sono inoltre le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione.

Le figure più richieste  

Per quanto riguarda i profili più ricercati nelle imprese italiane operanti nel comparto manifatturiero e della produzione industriale, Ingenn, società di selezione del personale focalizzata nella ricerca di profili tecnici e ingegneri, ha rilevato come ad essere introvabili siano soprattutto tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione. Le entrate stimate per questa categoria al mese di settembre 2022 sono circa 17.500 e fra queste spicca la domanda di disegnatori tecnici e di addetti al controllo della produzione e della qualità industriale. Anche per i progettisti meccanici ed elettronici si prevede un’elevata richiesta, ma a trainare la domanda delle imprese sono soprattutto gli operai specializzati. Più di una figura su quattro ricercata nel settore manifatturiero è rappresentata infatti da conduttori di impianti, costruttori e montatori di macchinari, installatori, riparatori e carpentieri. Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, quasi il 50 per cento delle richieste delle aziende è per la figura di muratore, mentre l'altra metà è composta principalmente da elettricisti, idraulici e professioni assimilate.

Perché questi profili non si trovano?

Secondo Ingenn, che suggerisce alle aziende di affidare a società specializzate i processi di selezione, “alla base di queste difficoltà ci sono differenti motivazioni”, in particolare quelle prevalenti sono “la carenza di candidati e la mancanza di una preparazione adeguata riscontrata dalle imprese”. “Ne deriva – conclude Ingenn - che ricercare personale qualificato può apparire come una vera e propria sfida per le imprese in cerca di lavoratori specializzati e può essere ancora più complicato valutare e attrarre queste figure se non si possiedono competenze specifiche”.

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