Mercoledì 24 Aprile 2024

Juncker: "Economia Italia preoccupa, servono sforzi supplementari"

Il premier Conte rassicura: "In settimana approviamo il decreto crescita. Sul Def l'impalcatura non cambia"

Jean Claude Juncker e Giuseppe Conte (Lapresse)

Jean Claude Juncker e Giuseppe Conte (Lapresse)

Roma, 2 aprile 2019 - "Tra Italia e Commissione Ue è grande amore - assicura Jean-Claude Juncker (VIDEO) al termine del suo colloquio con il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi - Bisogna dirlo a tutti i ministri italiani, assolutamente". Ma al di là delle dichiarazioni, la situazione dell'economia italiana è preoccupante. "Sono leggermente preoccupato per il fatto che l'economia italiana continua a regredire e auspico che le autorità italiane facciano sforzi supplementari per mantenere in vita la crescita economica", sottolinea il presidente della Commissione europea.

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Di rimando il premier fa di tutto per rassicurare l'Europa. "In settimana confidiamo approvare il decreto crescita,  con misure in grado dare impulso a crescita e effettiva e potenziale", ha detto Conte spiegando di aver illustrato a Juncker anche il decreto sblocca-cantieri.

Del resto "il Governo aveva previsto il rallentamento del debito pubblico - spiega il premier - per questo ha elaborato una manovra che vuole perseguire una politica espansiva ma responsabile approvando misure di cui il paese necessitava da troppi anni per ristabilire equità sociale". Ma comunque, precisa a mò di rassicurazione, "sul Def, l'impalcatura non cambia rispetto allo scenario concordato con la Commissione lo scorso dicembre".

Al termine del vertice Juncker-Conte, il premier rivela anche: "Abbiamo ragionato di budget dell'eurozona, sottolineando al presidente Juncker l'esigenza di una governance economica davvero europea. Il budget deve prevedere una funzione di stabilizzazione ed avere funzioni anticicliche".

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DOMBROVSKIS - E da Bruxelles interviene il vice di Juncker, Valdis Dombrovskis. Per sottolineare che l'Unione europea è di fronte a un "rallentamento continuo e marcato" dell'economia. E annuncia che le cifre della crescita "saranno inferiori nelle nostre previsioni di primavera". Intervenendo al Parlamento europeo, Dombrovskis ha aggiunto che il rallentamento si farà sentire "soprattutto in Italia", ma un calo è prevedibile anche in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. 

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