Venerdì 26 Aprile 2024

Ita al decollo, il capitale cresce di 700 milioni

L’assemblea delibera l’aumento in vista della nascita della nuova Alitalia il prossimo 15 ottobre. Il presidente Altavilla: "Passo importante"

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di Elena Comelli

Allacciate le cinture. Ita decolla con in tasca altri 700 milioni del Mef e la benedizione della Commissione Ue. L’assemblea dei soci della nuova azienda a capitale interamente pubblico istituita per succedere ad Alitalia ha dato ieri il via libera all’aumento di capitale, dopo l’approvazione del piano industriale 2021-2025 da parte del cda. "Quello di oggi è un altro importante passo del processo che vedrà il decollo della nuova compagnia il prossimo 15 ottobre. Con l’aumento appena deliberato, l’azionista pubblico conferma la solidità del progetto in un’ottica di investitore privato", ha commentato il presidente di Ita Alfredo Altavilla sulla decisione dell’assemblea. "Il prossimo passo sarà l’avvio immediato della negoziazione con Alitalia in amministrazione straordinaria per l’acquisizione del perimetro ‘Aviation’, in attesa del bando di gara per la cessione del brand Alitalia, che auspichiamo avvenga nei tempi più brevi possibili", ha aggiunto Altavilla.

A questo primo aumento di capitale potranno aggiungersi in futuro altre due tranche, fino ad arrivare a 1,35 miliardi. La dotazione complessiva di 3 miliardi dallo Stato inizialmente prevista per Ita comunque resta, ha chiarito il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon: l’indicazione è "fino a 3 miliardi", ma in questo momento, "secondo il piano previsto dal cda, è stato previsto 1 miliardo e 350 milioni, di cui 700 milioni subito". Ora per Ita "inizia concretamente con il pieno sostengo del governo la vita operativa, quale società sostenibile, innovativa e redditizia, che punta sul capitale umano per offrire connettività al Paese, facendo leva anche sull’hub di Fiumicino", ha sottolineato Durigon, che in audizione alla Camera ha ripercorso i vari passaggi della lunga trattativa con l’Ue fino al "sostanziale via libera" di metà luglio ("ma la decisione deve ancora essere formalizzata") e al piano industriale che fissa al 15 agosto l’avvio della commercializzazione dei biglietti e al 15 ottobre il decollo.

In base al piano industriale, dunque, il nuovo vettore decollerà il 15 ottobre con 52 aerei, di cui appena 7 di lungo raggio, meno della metà dei 115 velivoli totali che volavano nella flotta di Alitalia alla fine del 2019. Date le sue ridotte dimensioni, Ita rinuncerebbe al 57% degli slot di Alitalia su Fiumicino, al 15% di quelli su Linate e a quasi 8mila dipendenti su poco meno di 11mila attuali, per arrivare a 2.750-2.950 dipendenti. La conseguenza è un piano sempre più duro di cassa integrazione: i commissari di Alitalia hanno infatti formalizzato la richiesta di estensione della Cigs per altri 12 mesi, dal 22 settembre prossimo fino al 23 settembre 2021, per un totale di 7.086 dipendenti, 258 in più rispetto all’attuale situazione, che prevede un massimo di 6.828 addetti in Cigs.

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