Venerdì 10 Maggio 2024
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Le ‘Tre Streghe’ ballano sulle Borse

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di Davide

Biocchi

I mercati finanziari somigliano a una telenovela, visto che vanno in onda ogni giorno, da anni. Gli appassionati non se ne perdono una sessione, ma anche chi guarda solo ogni tanto, sa che basta poco per riprendere il bandolo della matassa. Data per buona la metafora, è intuitivo che alcune puntate (leggi sessioni) abbiano maggiore rilievo; sono quelle che vedono protagonisti gli attori più importanti, come ad esempio i banchieri centrali, le cui parole sono molto attenzionate dagli operatori, poiché spesso hanno un impatto decisivo. Ma non di solo questo vive la Borsa. Essa infatti ‘fa di conto’ più spesso di quanto si creda. Ogni terzo venerdì del mese si ‘tira una riga’, per far quadrare i conti mensili e inoltre si rendiconta con meticolosità anche la contabilità trimestrale, semestrale e annuale, per consentire la regolazione dei contratti tra le controparti, che agiscono su derivati quali futures e opzioni, che riguardano indici e titoli. Nel gergo dei mercati, si chiamano ‘Tre Streghe’ (qualcuno dice addirittura quattro), proprio queste sedute in cui i contratti vengono monetizzati e risolti, per poi ripartire verso la scadenza successiva.

Tutta questa attività in derivati ha un impatto evidente sugli andamenti delle borse, perché il valore dei contratti dipende dal prezzo di indici e titoli nel giorno di scadenza, che assumono così comprensibilmente un ruolo chiave. Può quindi capitare che, in prossimità di questa scadenze, i prezzi di entrambi appaiano come bloccati, proprio come accade a un arto ingessato, che torna a muoversi liberamente solo quando il gesso viene rimosso. Per il medesimo principio, i titoli recuperano immediatamente fluidità e maggiore libertà di fluttuare, quando sono meno vincolati dalle incombenti scadenze. Conoscere a fondo certe tecnicalità dei mercati, aiuta a meglio comprendere escursioni dei prezzi altrimenti poco comprensibili.