Venerdì 26 Aprile 2024

Cattolica strizza l’occhio a Non Profit e volontariato

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SONO OBBLIGATI per legge a dotarsi di coperture assicurative ma una parte di loro non lo ha ancora fatto. Stiamo parlando degli enti e degli operatori del mondo del Non Profit che sono stati oggetto di una ricerca realizzata da Cattolica Assicurazioni, società del Gruppo Generali, in collaborazione con il CESEN (Centro Studi sugli Enti ecclesiastici e sugli altri enti senza fini di lucro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e con Innovation Team. I contenuti del rapporto sono stati presentati nel corso dell’evento ‘In 4 per Voi – Conoscere, Accompagnare, Proteggere, Sostenere il Non Profit’, svoltosi il 20 settembre scorso alla Torre Generali CityLife di Milano. L’indagine si basa sulla lettura dei dati quantitativi dell’Istat, a cui si aggiunge un’analisi qualitativa con interviste, focus group e una rilevazione diretta su un campione di circa 500 organizzazioni. L’obiettivo era quello di tracciare la mappa e di comprendere le sfide di un mondo, come il Terzo Settore, che oggi è interessato da profonde trasformazioni. Negli anni scorsi il Non Profit è stato infatti oggetto di una importante riforma che interessa indirettamente anche il mondo assicurativo, poiché obbliga gli operatori del settore a stipulare polizze contro determinati rischi come gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato e per la responsabilità civile verso terzi.

Secondo lo studio promosso da Cattolica, su un totale di circa 5,5 milioni di volontari, non tutti sono stati assicurati. C’è una quota di ben il 17,5% delle realtà del Terzo Settore che dichiara di non aver ancora sottoscritto le coperture assicurative previste dalla riforma, con evidenti conseguenze, in caso di sinistro, in capo all’organizzazione e ai suoi amministratori. Poco sentita, inoltre, la minaccia del cyber risk, cioè di rischi connessi ad attacchi informatici: solamente il 4,5% degli intervistati ha dichiarato di aver sottoscritto una polizza specifica per questa copertura. Il Terzo Settore e il mondo assicurativo, insomma, hanno ancora un margine non trascurabile per rendere ancor più stretto il loro legame.

"Cattolica è storicamente attenta al mondo del volontariato e del Non Profit, realtà con oltre 360mila enti e circa 900mila dipendenti, che impegna oltre 5,5 milioni di volontari da Nord a Sud e che rappresenta il 5% del Pil italiano", ha detto Samuele Marconcini (nella foto a sinistra), amministratore delegato di Cattolica, sottolineando come questo settore, per il solo ramo assicurativo Danni, valga in Italia ben 500 milioni di euro circa. "Siamo l’unica compagnia a livello italiano a poter vantare una business unit completa, dedicata a queste realtà", ha aggiunto Marconcini, "un’eccellenza indicata nelle leve di sviluppo del piano di integrazione previsto da Generali. Siamo in grado di offrire non solo soluzioni assicurative, ma un vero e proprio servizio di gestione dei sinistri, consulenza, formazione e informazioni per la gestione degli enti, grazie a professionisti qualificati e a un Osservatorio recentemente rinnovato che può contare sui contributi dei massimi esperti in materia".

Andrea Telara