Mercoledì 24 Aprile 2024

Intesa alza l’Ops Ai soci Ubi anche 0,57 euro cash

Sarà corrisposta una componente in denaro. Per prendersi Brescia sul piatto altri 652 milioni.

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Intesa Sanpaolo per conquistare Ubi rilancia e oltre alle azioni mette sul piatto denaro in contante: non solo 1,7 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo ogni azione consegnata all’offerta ma anche un corrispettivo in denaro pari a 0,57 euro. Ora l’offerta incorpora un premio del 44,7% rispetto al prezzo dell’azione Ubi Banca Intesa e il controvalore complessivo è di 4,12 miliardi, di cui 3,47 miliardi quanto al corrispettivo in azioni e 652 milioni e 242.533 euro in denaro. "Alla base della nostra decisione c’è la convinzione di come un legame più forte con tutti gli azionisti di Ubi renderà più solida e coesa la nuova realtà, permettendole così di affrontare meglio i nuovi scenari" afferma il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. La decisione tiene in considerazione, spiega la banca, gli effetti del Covid 19, ma anche i conti trimestrali e il nuovo piano industriale di Ubi Banca. Anche con un’offerta migliorata Intesa Sanpaolo "conferma per il gruppo risultante dall’operazione un coefficiente patrimoniale Common equity Tier 1 ratio a regime pro-forma atteso superiore al 13% nel 2021" così come tutti gli altri target, l’utile netto atteso non inferiore a 5 miliardi di euro nel 2022 e la politica di dividendi con un payout ratio pari al 75% del risultato netto per l’esercizio 2020 e al 70% per l’esercizio 2021.

Le adesioni hanno raggiunto il 3,85% del capitale ma ora si allarga il fronte dei soci di Ubi pronti ad aderire all’Ops di Intesa anche se il cda di Ubi resta fermo e sottolinea che l’Antitrust "condivide le preoccupazioni" che aveva manifestato sull’operazione. Dopo il sì già espresso da Cattolica per il suo 1%, la Fondazione Monte di Lombardia si è espressa sul suo 4%. Sulla stessa linea è orientato il patto degli azionisti bresciani della banca che raccoglie l’8% del capitale. Fondazione Cari Cuneo (ha il 5,9%) ha mutato il suo atteggiamento rispetto alla iniziale bocciatura alla proposta di Intesa.

"Le nuove condizioni riconoscono il valore di Ubi Banca, patrimoniale, organizzativo e commerciale, valore evidenziato pienamente, anche nell’ultimo periodo, dalle comunicazioni e dalle iniziative del Consiglio di amministrazione della banca stessa" spiega una nota mentre il presidente dell’ente che detiene un pacchetto del 5,9% di Ubi, Giandomenico Genta, ricorda che "la compattezza degli organi della Fondazione Crc ha consentito di ottenere un grande risultato per il nostro territorio". "Siamo per l’adesione" ha scandito Polotti, presidente del Sindacato azionisti, in una intervista nella quale già scommetteva sul rilancio: "Alla luce dell’andamento del mercato sono convinto, anzi certo, che Intesa abbia ben chiaro che per raggiungere la maggioranza del 66,67% debba riconsiderare la proposta economica per conquistare una convinta adesione all’Ops". "Ci riusciremo? Senz’altro perché è nell’interesse dei territori, di coloro che lavorano in Ubi e degli azionisti di Ubi" ha detto il presidente Gian Maria Gros-Pietro. Di diverso avviso il ceo di Ubi, Victor Massiah. "Il patrimonio tangibile di Ubi è di 8 miliardi e mezzo e Intesa in questo momento ci pagherebbe 3 miliardi e mezzo", ha sottolineato il banchiere.

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