Mercoledì 24 Aprile 2024

Materie prime, logistica e nuove foreste La sostenibilità tradotta in progetti concreti

Materie prime, logistica e nuove foreste

Materie prime, logistica e nuove foreste

LA SOSTENIBILITÀ NEL DNA. L’impegno di Pelliconi si è tradotto, nel tempo, in una serie di progetti che hanno scritto la punteggiatura ambientale dell’attività aziendale, coinvolgendo la catena dei fornitori industriali e allargandosi dove ritenuto opportuno fuori dai confini del core business. Due anni fa, per esempio, Pelliconi si è unita al progetto Saf del gruppo Air France-KLM per ridurre le emissioni. Saf (Sustainable Aviation Fuel) è un carburante per aerei, prodotto da fonti rinnovabili come l’olio da cucina usato e un sostituto durevole del combustibile fossile. Si fonde perfettamente con il carburante per jet convenzionale e si adatta a tutti i motori di tutti gli aeromobili, senza influire sui processi o sulle operazioni correnti. Consente di ridurre le emissioni di almeno 75% rispetto ai combustibili fossili.

Un’altra iniziativa è ‘Pelliconi Plants a Forest’, progetto grazie al quale, con il contributo della piattaforma Treedom, l’azienda è riuscita a piantare 3.732 alberi in 7 paesi di 4 continenti diversi e ad aiutare più di 200 contadini e le rispettive famiglie. Le foreste piantate da Pelliconi riusciranno ad assorbire più di 501.350 kg di CO2 in soli 10 anni. A livello produttivo è stato lanciato, invece, il progetto Uta (Unità trattamento aria) per il riutilizzo dell’aria prodotta dai compressori per riscaldare la litografia durante l’inverno e rinfrescarla durante l’estate. Una misura che accompagna la ricerca della migliore efficienza energetica dei processi produttivi. Oltre il 70% dei consumi energetici (energia elettrica e gas naturale) è legato alla produzione degli stabilimenti italiani di Ozzano e Atessa. I dati relativi alle emissioni del gruppo vengono periodicamente condivisi con CDP (Carbon Disclosure Project) attraverso la piattaforma dedicata. L’attenzione si rivolge anche alle risorse idriche, i prelievi vengono periodicamente monitorati in modo da valutarne il dato complessivo e razionalizzarne l’impiego.

Il capitolo materie prime è particolarmente rilevante. La principale materia prima utilizzata è il metallo, in particolare acciaio e alluminio. I fogli di acciaio e alluminio vengono acquistati dai maggiori produttori internazionali. In Italia e in Europa l’alluminio e l’acciaio da prodotti di imballaggio, immessi sul mercato sotto forma di prodotti, vengono recuperati in gran parte e inseriti nuovamente nel circuito della produzione: dai grandi centri di raccolta industriali, con la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e da impianti di trattamento dei

rifiuti, dove i materiali metallici vengono separati tra di loro magneticamente. Poco più del 10% circa del foglio non entra a far parte del prodotto finito ed è quindi uno scarto fisiologico del processo produttivo. Pelliconi ha individuato la possibilità di utilizzare una parte delle maglie di scarto per la produzione di dispositivi filtranti per impianti di trattamento aria e condizionamento. Finora sono state recuperate oltre 700 tonnellate di maglie d’acciaio a livello globale. La logica è quella dell’economia circolare e riguarda anche gli imballaggi in cartone monouso che provengono al 50% da materiale riciclato o i pallet in legno. Nel segno della logistica sostenibile, la scelta di aumentare i volumi affidati a modalità di trasporto intermodale che prediliga la rotaia e l’acqua alla strada.

r. c.