Mercoledì 24 Aprile 2024

"Lidl Italia, progetti sostenibili sulla via del domani"

Il presidente Massimiliano Silvestri: nel 2021 abbiamo garantito servizi essenziali alla comunità, in sicurezza

 Il gruppo Lidl vanta una rete operativa che può contare su oltre 11.550 punti vendita

Il gruppo Lidl vanta una rete operativa che può contare su oltre 11.550 punti vendita

FONDATA NEL 1973 in Germania, da quel Dieter Schwarz la cui famiglia conserva ancora oggi uno Schwarz Gruppe proprietario di diverse catene di supermercati, Lidl si è gradualmente imposta, a partire dai primi anni ‘90, anche nel nostro Paese. Iniziando la penetrazione, attraverso il suo braccio tricolore denominato Lidl Italia e presieduto da Massimiliano Silvestri, dalle province venete di Verona e Vicenza, teste di ponte per una crescita che, da allora, non si è più arrestata. Fra innovazioni sostenibili in tema di logistica e packaging e un sempre maggiore contributo alla promozione del Made in Italy nel mondo.

Qual è stato l’andamento generale del 2021 e come è andato il trimestre che si è appena chiuso?

"Durante il 2021 – risponde Silvestri – abbiamo continuato a garantire in piena sicurezza un servizio essenziale alla comunità e, nonostante le sfide che ci ha presentato questo momento storico particolare, i nostri obiettivi ed i nostri impegni verso il Paese, in termini di investimenti, assunzioni e responsabilità sociale, sono rimasti inalterati. Da inizio anno ad oggi abbiamo infatti aperto 30 punti vendita, creato oltre 2mila nuovi posti di lavoro e continuato a sviluppare quell’assortimento di qualità e convenienza che rappresenta uno nostri storici punti di forza".

Avete appena pubblicato il bilancio di sostenibilità biennale 2019-2020. Quali risultati emergono?

"I recenti lavori della COP26 di Glasgow hanno sottolineato ancora una volta la necessità di un intervento immediato per contrastare il cambiamento climatico: questa sarà la sfida più importante dei prossimi anni e, proprio per questo, abbiamo confermato l’impegno di diventare clima neutrali entro il 2022 e di ridurre la carbon footprint del 48% entro il 2030. Un percorso, questo, già avviato, come emerge dal nostro bilancio sociale che certifica il calo di 171.914 tonnellate della produzione di CO2 e l’avvenuta eliminazione di circa 4mila tonnellate di plastica monouso, anticipando così il recepimento della direttiva europea sul tema. Inoltre, dal 2018, abbiamo recuperato e donato cibo in eccedenza per oltre 30 milioni di pasti".

Il legame di Lidl con il territorio, invece, compresa la provincia di Verona dove avete il vostro quartier generale, qual è?

"Il nostro legame con il Veneto e con la provincia di Verona è molto forte fin dal nostro arrivo in Italia, quando, nel 1992, abbiamo aperto il primo punto vendita ad Arzignano in provincia di Vicenza, mentre la direzione generale di Arcole, nel Veronese, oggi conta più di 850 collaboratori. Ma la nostra connessione con il territorio riguarda tutto il Paese, dal momento che in questi anni abbiamo investito molto nella ricerca di materie prime eccellenti, arrivando oggi ad offrire ai nostri clienti un paniere di oltre 3.500 referenze, di cui l’80% proviene da fornitori italiani. Un’offerta molto vasta, che si compone per l’80% da private label, frutto di proficue collaborazioni con partner regionali e locali dal nord al sud della Penisola".

Tra i temi più rilevanti, dunque, c’è la valorizzazione del made in Italy: quali sono i numeri relativi all’export di prodotti italiani?

"È importante, innanzitutto, tenere conto dell’ampiezza della nostra rete operativa nel mondo, che può contare su oltre 11.550 punti vendita sparsi in 30 Paesi. Proprio grazie alla nostra presenza internazionale, del resto, riusciamo ad esportare mediamente in un anno prodotti italiani per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro, di cui oltre 420 milioni costituiti da ortofrutta. Per dare l’idea della rilevanza di questo dato, Lidl da sola esporta circa il 9% del valore totale di frutta e verdura italiana a livello globale".

Passando al futuro, quali sono i progetti più innovativi che avete in cantiere?

"Recentemente abbiamo inaugurato il più grande polo logistico di Lidl in Italia a Carmagnola, in provincia di Torino, espressione di un’edilizia green che coniuga funzionalità ed efficienza, e annunciato l’impiego del primo veicolo industriale elettrico in collaborazione con LC3 Trasporti e Scania. Ci impegniamo infatti quotidianamente per contribuire a uno sviluppo sostenibile che sia in grado di generare valore, coniugando le esigenze di business tipiche di un’azienda come la nostra con quelle del pianeta, del territorio e della comunità che ci circondano e ospitano. Fedeli al nostro motto, ‘Sulla via del domani’, continueremo così anche nel 2022".

I piani di espansione a medio termine di Lidl Italia, dove puntano?

"Negli ultimi anni la nostra crescita è stata costante e stabile e questi risultati hanno comportato benefici per il territorio in termini sia di occupazione che di investimenti. Nel bel mezzo della pandemia, infatti, abbiamo annunciato 2mila nuove assunzioni, investimenti per oltre 400 milioni di euro e l’apertura di 50 nuovi punti vendita. Un riscontro chiaro e tangibile, questo, di un impegno che non intendiamo in alcun modo invertire, specialmente in vista del nostro trentesimo anniversario, che festeggeremo proprio nel 2022".