Venerdì 26 Aprile 2024

"Credem con le imprese per giocare la carta del Pnrr"

Massimo Arduini, direttore commerciale di Credem Banca

Massimo Arduini, direttore commerciale di Credem Banca

DOPO OLTRE due anni di pandemia, la forte corsa dei prezzi a partire da quelli delle materie prime energetiche che hanno fatto rialzare la testa all’inflazione, il quadro geopolitico e macroeconomico e finanziario ha subito in questi tre mesi anche gli effetti negativi del conflitto in Ucraina. Ma seppure in un contesto globale diventato più difficile l’Italia ha una grande carta da giocare per il suo sviluppo. Ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che offrirà alle aziende una straordinaria opportunità per accelerare il cambiamento e richiederà a tutto il Sistema Paese uno sforzo di programmazione di lungo periodo. In questo contesto le banche svolgono un ruolo fondamentale per sostenere le imprese non solo a livello finanziario ma anche guidandole nelle complessità di questo settore. E tra le banche in prima fila per svolgere questo ruolo c’è il Credem, uno dei più importanti istituti privati italiani che proprio l’anno scorso ha realizzato, con un utile netto consolidato di 352,4 milioni di euro, in crescita del 74,8% rispetto al 2020, il miglior risultato di una storia di oltre 110 anni dalla fondazione del Credito Emiliano a Reggio Emilia nel 1910.

Ma come si vede in Credem il particolare momento che stanno vivendo le imprese italiane?

"Le imprese e l’economia in generale stanno affrontando mesi molto complessi – risponde Massimo Arduini, direttore commerciale di Credem Banca –. L’economia nazionale sta attraversando un periodo estremamente delicato: dopo due anni di pandemia lo scoppio della guerra in Ucraina e le forti tensioni sui mercati energetici che rappresentano un elemento imprescindibile per la vita stessa delle imprese. A dicembre 2021 era prevista una crescita del Pil del 4%; dopo lo choc dei costi energetici e l’impennata dell’inflazione attualmente le stime (fonte Prometeia) sono pari al 2,2% con potenziali ulteriori effetti negativi nel caso si protraesse la situazione di crisi internazionale".

Qual è il ruolo del settore bancario in questo contesto?

"Come Credem siamo pronti a raccogliere la grande sfida che il mercato ci pone, crediamo che la banca debba essere partner finanziario, ma soprattutto un partner per i progetti di cambiamento, crescita e internazionalizzazione, permettendo alle imprese di sfruttare gli strumenti che lo Stato metterà a disposizione nell’ambito del Pnrr e partendo dall’identificazione dei bandi all’interno delle diverse missioni per arrivare alla contribuzione sotto forma di crediti di imposta, di tassi agevolati e di garanzie pubbliche in favore dell’accesso al credito. A questo si aggiunge la necessità di sostenere le imprese con servizi di consulenza erogati da partner qualificati che siano in grado di aiutarle a orientarsi nel complesso quadro dei provvedimenti governativi e a cogliere tutte le opportunità che ne derivano in modo strategico".

Com’è andato il 2021 e come è iniziato il 2022 per quanto riguarda le imprese?

"Nel 2021 il gruppo ha confermato il forte sostegno a tutti i segmenti della clientela imprese con i prestiti erogati, dalle piccole attività alle grandi aziende, che sono cresciuti dell’8% anno su anno. Tale positivo andamento è proseguito anche nel primo trimestre con i finanziamenti che hanno raggiunto i 13,7 miliardi di euro (+9,3% sull’anno) con 4.400 nuove imprese raggiunte nei primi tre mesi del 2022".

Qual è la strategia di Credem per il Pnrr?

"I prossimi anni saranno cruciali per il sistema economico nazionale e l’obiettivo del gruppo sarà di continuare a supportare le famiglie e le imprese sostenendo la loro progettualità e accompagnando le aziende nella transizione digitale ed ecologica, nella sostenibilità dello sviluppo industriale, nella sfida della competitività internazionale e della produttività. Per questo lanciamo il piano Credem per l’Italia del Futuro, che prevede risorse finanziarie pari a 16,5 miliardi nel periodo 2022-2025 in termini di erogazioni finanziamenti e leasing per i clienti imprese. Nello specifico ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà messo a disposizione delle aziende un plafond 2,5 miliardi per finanziamenti finalizzati negli ambiti del Pnrr. Si tratta di prodotti finanziari dedicati a supportare gli imprenditori nella loro partecipazione ai bandi e per finanziare i loro progetti di transizione green e digitale, come previsto dalle missioni del Piano di ripresa e resilienza".

Quanto è importante la formazione per attuare questa strategia?

"Credem ha fortemente investito anche nella formazione dei professionisti che affiancano le imprese con un percorso di aggiornamento specifico su tutti i bandi attivi e sulle forme di agevolazione cui potranno accedere le imprese grazie al Pnrr e ai provvedimenti governativi. L’obiettivo è garantire ai clienti imprese un servizio competente, professionale e sempre aggiornato in questo momento cruciale. Già da inizio 2022 infatti è stata erogata in modalità digitale ai consulenti per le aziende una formazione generale di alto livello sul Pnrr e sul nuovo modello di servizio che l’istituto ha strutturato per affrontare questo nuovo contesto. Questa formazione di carattere generale è stata affiancata da una formazione specifica per i nuovi ruoli previsti dal modello e da webinar dedicati ai singoli segmenti imprese, dove oltre a presentare le nuove partnership con Warrant e Credit Data Research si è entrati nel dettaglio delle opportunità specifiche e tematiche legate al Pnrr. Di fatto il programma che ad oggi vede complessivamente oltre 1000 ore erogate di formazione, proseguirà per tutto il 2022 garantendo ai nostri professionisti imprese di rimanere sempre aggiornati su bandi e provvedimenti al fine di accompagnare al meglio la clientela in questa fase delicata di mercato".