"LE AZIONI MESSE in campo negli ultimi due anni in Autostrade per l’Italia si muovono nella prospettiva di una visione industriale che esce dai confini meramente autostradali per trasformare l’azienda in operatore integrato della mobilità sostenibile", avvisa Roberto Tomasi (nella foto), amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. E, dunque, spiega l’ingegnere che guida il Gruppo in questo fondamentale tornante della sua storia, "siamo pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci pone, certamente come concessionaria, ma anche come attore della ripartenza del Paese. Il nostro piano prevede risorse per 21 miliardi e mezzo. Siamo pronti a sostenere anche nei prossimi anni – in termini di organizzazione, risorse, innovazione e competenze – il grande piano di ammodernamento delle infrastrutture messo sul tavolo nel gennaio 2020 e già avviato a pieno ritmo. Non solo: sono convinto che potremo essere una piattaforma al servizio della ripartenza, in grado di dare un supporto concreto e fattivo dal punto di vista dell’ingegneria, delle costruzioni, della ricerca e della formazione, mettendo a disposizione la nostra esperienza e contribuendo al fabbisogno sistemico in termini di messa a terra delle opere". Non inseguire il cambiamento, ma precederlo, se possibile crearlo, gestirlo e – soprattutto - condividerlo con sapienza nell’interesse generale. È questa, in sostanza, la filosofia alla base della politica industriale con cui Tomasi ha davvero rivoluzionato dall’interno la società e l’ha lanciata per portarla a essere protagonista mondiale dei grandi cambiamenti di scenario che interesseranno il settore della mobilità. Un futuro fatto di tecnologia, di intelligenza artificiale, di sostenibilità. Il programma Mercury è solo l’ultimo step di un cammino arrivato oggi al suo terzo anno di attuazione. Si tratta di una piattaforma che sistematizza le azioni che l’azienda ha messo in campo nell’ambito del suo percorso di rinnovamento. Mercury prende il nome da Mercurio, la divinità ...
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