Mercoledì 24 Aprile 2024

"Autostrade in campo per un Paese a mobilità sostenibile"

"Autostrade in campo per un Paese a mobilità sostenibile"

"Autostrade in campo per un Paese a mobilità sostenibile"

"LE AZIONI MESSE in campo negli ultimi due anni in Autostrade per l’Italia si muovono nella prospettiva di una visione industriale che esce dai confini meramente autostradali per trasformare l’azienda in operatore integrato della mobilità sostenibile", avvisa Roberto Tomasi (nella foto), amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. E, dunque, spiega l’ingegnere che guida il Gruppo in questo fondamentale tornante della sua storia, "siamo pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci pone, certamente come concessionaria, ma anche come attore della ripartenza del Paese. Il nostro piano prevede risorse per 21 miliardi e mezzo. Siamo pronti a sostenere anche nei prossimi anni – in termini di organizzazione, risorse, innovazione e competenze – il grande piano di ammodernamento delle infrastrutture messo sul tavolo nel gennaio 2020 e già avviato a pieno ritmo. Non solo: sono convinto che potremo essere una piattaforma al servizio della ripartenza, in grado di dare un supporto concreto e fattivo dal punto di vista dell’ingegneria, delle costruzioni, della ricerca e della formazione, mettendo a disposizione la nostra esperienza e contribuendo al fabbisogno sistemico in termini di messa a terra delle opere". Non inseguire il cambiamento, ma precederlo, se possibile crearlo, gestirlo e – soprattutto - condividerlo con sapienza nell’interesse generale. È questa, in sostanza, la filosofia alla base della politica industriale con cui Tomasi ha davvero rivoluzionato dall’interno la società e l’ha lanciata per portarla a essere protagonista mondiale dei grandi cambiamenti di scenario che interesseranno il settore della mobilità. Un futuro fatto di tecnologia, di intelligenza artificiale, di sostenibilità. Il programma Mercury è solo l’ultimo step di un cammino arrivato oggi al suo terzo anno di attuazione. Si tratta di una piattaforma che sistematizza le azioni che l’azienda ha messo in campo nell’ambito del suo percorso di rinnovamento. Mercury prende il nome da Mercurio, la divinità dei viaggiatori, ma anche dal programma spaziale statunitense che nella seconda metà del 900 vide per la prima volta l’organizzazione di una missione nello spazio con equipaggio. "Del resto – spiega Tomasi, sorridendo – la nuova mobilità è un pianeta ancora da esplorare: se fino ad oggi sono stati fatti passi da gigante in questo senso, molte nuove conquiste ci aspettano".

Partiamo dalle grandi opere che hanno finalmente raggiunto il traguardo della fase progettuale.

"Lo sblocco di un’infrastruttura come il Passante di Bologna, opera determinante per la viabilità nel cuore del Paese, è solo il primo tassello del nostro grande piano di investimenti sulle grandi opere, che vede 6 miliardi di euro di investimenti pronti per essere cantierizzati, più altri 2,8 miliardi di euro per progetti già sviluppati e che presto vedranno completati gli iter autorizzativi con la consegna dei progetti esecutivi nel 2022".

Torniamo a Mercury…

"Nel suo core, Mercury punta a strade, autostrade e città ‘intelligenti’, perché il tech è la via per decongestionare i grandi centri urbani, accorciando le distanze con i piccoli centri. E in questo, la ricerca e le nuove competenze giocano un ruolo fondamentale. Viviamo un momento di grandi cambiamenti: il climate change, le difficoltà di approvvigionamento energetico, il traffico dei grandi centri urbani… questo ci ha spinto ad accelerare il programma verso un modello di mobilità integrata. Vogliamo delle smart road che possano mettere in contatto diretto - e in tempo reale - i veicoli tra loro, mettendo in connessione l’automobile con le infrastrutture attraverso l’utilizzo della tecnologia V2X. Questo ci consentirebbe tra l’altro il monitoraggio dei flussi delle merci pericolose, del traffico in tempo reale, agevolando un più rapido intervento in caso di emergenza. Tutto questo, dietro la stella polare della riduzione della incidentalità, con lo sviluppo di soluzioni sempre più innovative, come può esserlo un sistema anticollisione per i veicoli a guida assistita di ultima generazione".

Più volte lei ha parlato di potenziamento dell’informazione come fattore determinante: in questo contesto autostradale, la comunicazione può far davvero la differenza?

"Conoscere in tempo reale l’andamento del traffico permette all’utente di pianificare in via preventiva e con largo anticipo il proprio viaggio".

Mobilità sostenibile significa anche incentivare l’uso di motori alternativi a quelli a combustione…

"Se non si crea una infrastruttura, una rete, è difficile che il mercato dell’automotive elettrico possa avere quell’accelerazione che tutti sperano: per questo, grazie alla nostra società Free To X, abbiamo studiato un piano di installazione di 100 aree di ricarica con colonnine ad alta capacità, in altrettante aree di servizio. Questo è un piano che si concluderà entro giugno 2023 e si tratta di un investimento da 75 milioni di euro, con un cronoprogramma che prevede l’installazione da 4 a 7 aree al mese, a una distanza di 50 chilometri una dall’altra. Ma non guardiamo solo all’elettrico: la nostra attenzione è rivolta anche allo sviluppo di una rete del gas naturale liquido e, in generale, di green fuels. Ma, nel futuro molto prossimo, vogliamo farci trovare pronti per l’idrogeno. A questo progetto è legata anche una trasformazione delle stazioni di servizio, che mira a farle diventare vere e proprie aree di co-working o aree verdi attrezzate l’attesa di 15-20 minuti per la ricarica della propria auto, anch’essa parte dell’esperienza di viaggio".

Oltre alle colonnine, in tema green si parla anche di pannelli solari lungo l’asse autostradale.

"Le colonnine di ricarica sono soltanto un tassello del nostro concetto di sostenibilità. Altro importante passo è stata la creazione di Elgea, ultima società nata del Gruppo, che si occuperà di produrre energia fotovoltaica lungo il sedime autostradale, aggregando potenzialmente piccoli fornitori. Capirà che le caratteristiche stesse della nostra rete ci consentono di prevedere in questo senso un’azione capillare sul territorio, all’insegna della produzione di energia rinnovabile. Altro obiettivo è quello di arrivare a una tariffa modulare e puntuale, come già stiamo facendo con il cashback. Questa è la mobilità del futuro. E noi siamo già oltre il progetto, la stiamo già realizzando".