Mercoledì 24 Aprile 2024

Ilva, Di Maio: "Annullamento gara non è questione chiusa"

Il ministro dello Sviluppo economico: "Parere Avvocatura pubblico entro 7 settembre". Furlan: "Gara valida, interlocutore serio". Boccia: "Ora si chiuda"

Luigi Di Maio (Lapresse)

Luigi Di Maio (Lapresse)

Roma, 24 agosto 2018 - Ilva, non è ancora detta l'ultima parola. Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, dopo che ieri a proposito dell'aggiudicazione dello stabilimento di Taranto ad ArcelorMittal aveva parlato di "gara illegittima ma non annullabile", oggi chiarisce: "La questione dell'annullamento della gara non è finita. Per annullarla non basta che ci sia l'illegittimità, ci vuole anche un altro semaforo che si deve accendere, quello dell'interesse pubblico, e lo stiamo ancora verificando". Intervistato ad Agorà Estate su Raitre, il ministro e vicepremier è tornato all'attacco del precedente governo: "Gli indiani - ha detto riferendosi ad Arcelor Mittal - hanno fatto bene e in buona fede, è il pubblico che ha fatto un macello".

DI MAIO - Di Maio spiega: "Calenda non conosce il diritto amministrativo. In Italia il diritto dice che se una gara è irregolare e illegittima, tu non la puoi annullare solo per quello, dev'esserci anche un interesse pubblico da tutelare che è quello che noi dobbiamo verificare. Se oggi annulli la gara solo perché illegittima, gli indiani vanno al Tar e vincono e si riprendono l'Ilva. Io non ho nulla contro Mittal, io devo solo far rispettare la legalità". E conferma che il parere ell'Avvocature di Stato, che molti lamentano non sia stato reso pubblico, sarà reso noto al termine della procedura. "Tra 15 giorni il parere dell'Avvocatura lo potranno leggere tutti. Lo vedranno dal 7 settembre in poi", ha assicurato. Il 7 settembre, ha spiegato il leader del M5S, è la data in cui finisce la procedura interna al ministero: "l'Avvocatura mi ha scritto una clausola dicendo che il parere non è ostensibile, significa che durante la procedura di accertamento della legalità non lo posso pubblicare. Se lo pubblico vizio tutta la procedura e quindi invece di accertare la legalità magari compiamo un'altra illegalità".

SINDACATI - Quanto ai sindacati e alla trattativa sugli esuberi ha assicurato: "Il tavolo sindacale in mia presenza deve andare avanti". "Se i sindacati non ci vanno, è una responsabilità che si assumono i sindacati", ha aggiunto, riferendosi in particolare allo scetticismo di Marco Bentivogli, segretario della Fim Cisl. Ma a parlare oggi sul fronte sindacale è la segretaria Cisl Anna Maria Furlan: "Vanno risolte tutte le ambiguità - ha detto a Rimini, dove è ospite al meeting di CL -. La gara è valida, l'interlocutore è serio. Bisogna pensare al bene dell'Italia e dell'azienda. Ci vuole la volontà di tutti di uscire dalle polemiche". "E' urgentissimo - prosegue - uscire dalle ambiguità ed affrontare il tema vero che è quello dell'occupazione. L'Ilva e strategica per l'Italia perché consente al Paese di continuare ad essere uno di quelli che stanno meglio nel mercato della produzione dell'acciaio". 

BOCCIA: "ORA SI CHIUDA" - Sempre da Rimini, sulla stessa linea l'invito del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: "Mi sembra dalle parole del ministro Di Maio che l'avvocatura di Stato dica che la gara non sia annullabile: si prenda atto, si entri nella negoziazione, si chiudano gli ultimi punti e si parta quanto prima". La questione Ilva, aggiunge al Meeting di Rimini, deve "diventare la grande questione di soluzione industriale italiana, che coniughi occupazione e ambiente. Si faccia quanto prima: sono sei anni, abbiamo un investitore privato, ha partecipato alla gara". 

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