Giovedì 2 Maggio 2024

Il Mef: per la rete bene un’offerta congiunta

Per la rete Tim, il ministero dell’Economia "non si opporrebbe" a un’eventuale offerta congiunta Cdp- Macquarie e Kkr, con l’eventuale coinvolgimento di F2i, secondo fonti vicine al dossier. Si fa quindi strada l’ipotesi che ad acquistare Netco, la rete di Tim, sia una compagine allargata. Per strutturare l’offerta ci sarà un mese di tempo ma intanto la Borsa ha colto al volo il segnale e ha spinto il titolo in rialzo dell’8,08%, a 0,2688 euro, maglia rosa del listino milanese.

Il cda di Tim, che giovedì ha ritenuto ancora non adeguati i rilanci presentati da Kkr e da Cdp-Macquarie, ha dato tempo all’ad Pietro Labriola di sondare la disponibilità preannunciata da Kkr "al fine di ottenere un’offerta finale entro il 9 giugno". Formalmente non ha escluso nessuno dalla trattativa e con il sostegno arrivato dal Mef è possibile che il consorzio Cdp-Macquarie ritiri la sua offerta (che scadeva il 31 maggio) per poter iniziare a parlare con Kkr. Il Tesoro sarebbe anche disponibile a coinvolgere F2i, il gestore italiano di fondi infrastrutturali, con asset in gestione per oltre 7 miliardi di euro, partecipato tra gli altri da Cdp, Unicredit e Intesa e da alcuni fondi sovrani. È probabile che cambi la struttura dell’offerta e le garanzie offerte, ma non sembrano esserci elevati margini per un miglioramento di prezzo. Vivendi, il socio di maggioranza si è esplicitamente opposto a una vendita a meno di 31 miliardi di euro; ben distante dai 21 miliardi, attualmente sul piatto.

Nel frattempo Labriola ha firmato con la Banca europea per gli investimenti (BEI) un prestito di 360 milioni, con garanzia Sace al 60%, a condizioni più favorevoli di quelle che avrebbero posto le banche, raggiungere l’obiettivo di ampliare la copertura mobile 5G entro fine 2025.

red. eco.

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