Mercoledì 24 Aprile 2024

Ex Gazprom Germania nazionalizzata dal governo Scholz

Rischio di insolvenza con conseguente pericolo per l'approvvigionamento energetico: Berlino diventa azionista unico della Sefe

Il logo della ex Gazprom Germania (Ansa)

Il logo della ex Gazprom Germania (Ansa)

Berlino, 14 novembre 2022 - Il governo tedesco ha deciso di procedere con la nazionalizzazione della società di gas Sefe (Securing Energy for Europe), la ex Gazprom Germania. Il ministero dell'Economia ha giustificato la misura di nazionalizzare con l'elevato rischio di insolvenza della ex controllata della russa Gazprom, uno scenario questo che potrebbe mettere in pericolo la sicurezza del Paese sul delicato fronte dell'approvvigionamento energetico. Sempre oggi anche il governo polacco, a causa della sanzioni antirusse e su richiesta dell'Agenzia della sicurezza interna, ha acquisito le azioni della società EuRoPol Gaz, che appartengono a Gazprom. EuRoPol Gaz gestisce la rete del gasdotto Yamal che attraversa la Polonia. 

Berlino sta così nazionalizzando per la seconda volta in pochi mesi un gruppo energetico di primo piano. Dopo aver già salvato Uniper, soffocata dai tagli al gas russo, adesso è la volta della Sefe che, tra i suoi clienti, annovera le aziende municipalizzate. La Sefe detiene una quota del 14% nel mercato delle forniture di gas in Germania ed è attiva anche in altri Stati Ue. Possiede e gestisce il 28% dello stoccaggio di gas che serve il mercato tedesco e possiede. Il gruppo possiede anche numerosi impianti di trasporto e stoccaggio del gas, tra cui il più grande serbatoio d'Europa a Rehden, nel nord-ovest della Germania.

Lo Stato tedesco aveva già assunto il controllo della società all'inizio di aprile, in un contesto di crescenti tensioni energetiche tra la Russia e i Paesi occidentali dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Il governo tedesco aveva voluto evitare che l'azienda cadesse in mani ostili, o addirittura venisse liquidata del tutto, e ne aveva affidato la gestione all'Agenzia federale delle reti (Bundesnetzagentur) per sei mesi, rinominandola Sefe. A fine agosto, Sefe registrava 1 miliardo di euro di capitale proprio e 3 miliardi di euro di debiti. "I partner commerciali e le banche hanno sospeso le relazioni d'affari con l'azienda o sono riluttanti a intraprenderne di nuove", spiegano dal ministero.

Berlino potrà effettuerà una manovra contabile: il capitale, comprese le riserve, sarà inizialmente ridotto a zero, in modo che l'ex azionista russo perda il controllo, in cambio di una compensazione (ancora da determinare). A sua volta, la Germania inietterà 225 milioni di euro nella società, diventando così il nuovo azionista unico. La Germania prevede inoltre di aumentare a 13,8 miliardi di euro il prestito concesso dalla banca statale tedesca KfW alla società, al fine di incrementare il patrimonio netto dell'azienda attraverso uno scambio di debito con capitale proprio.