Le esportazioni italiane in Cina sono triplicate in poco più di un anno, e se per giorni analisti ed esperti hanno faticato a spiegarne il motivo, ora sembra che le informazioni a disposizione possano fornire un quadro più chiaro della realtà. Ma quanto è realistico parlare di boom, e quanto invece di un trend presente anche in molte economie (compresa l’Italia)?
Inizialmente, alcuni media italiani avevano giustificato il boom di export con la teoria di crescenti vendite di un acido utilizzato per trattare patologie epatiche, l’acido ursodesossicolico, prodotto, in particolare, da una società italiana. La stessa società aveva però smentito il boom di vendite lasciando irrisolto il mistero. Vero è che l’industria che ha vissuto l’incremento di export più importante è quella farmaceutica, e questo è dimostrato dai dati. Le esportazioni dall’Italia, includendo tutte le industrie, a febbraio hanno superato i 3 miliardi di euro, con un aumento del 131 percento rispetto ad un anno prima. Questo trend ha fatto seguito ad un altro aumento del 137 percento il mese precedente. A titolo di confronto, lo scorso anno, l'Italia aveva esportato circa 1 miliardo di euro di beni e servizi verso la Cina.
Tra le motivazioni potrebbero esserci: la continuità di un trend preesistente, l’aumento dei prezzi di prodotti farmaceutici, la possibilità che in Italia stiano triangolando esportazioni di prodotti farmaceutici originati da altri Paesi europei (come la Germania). Questa ipotesi è considerata tra le più probabili per alcuni esperti che si sono espressi in questi giorni, tra loro, Peter Ceretti, direttore della geostrategia di Eurasia Group, società di ricerca e consulenza sul rischio politico globale leader nel mondo. La crescita dell’export verso la Cina, nel campo della farmaceutica non è però una novità, ma un trend già preesistente. I numeri, se confrontati con quelli, ad esempio, della Germania, rimangono comunque ridotti. La Germania esporta verso la Cina, oltre 110 miliardi di dollari, la Francia oltre 24 miliardi. L’Italia supera la Spagna, che ha esportato tra gli 8 e i 10 miliardi annui nel bienno 2021-2022.
Le esportazioni di prodotti farmaceutici sono costantemente cresciute dal dal 2013 ad oggi, dal 2021 al 2022, gli export di questi prodotti avevano superato una crescita del 60%. Insomma, il trend degli ultimi mesi sembra confermare una tendenza preesistente. L’export Italia Cina, però, aveva visto il suo picco nel 2016 e 2017, raggiungendo i 13.5 miliardi di euro, un aumento di oltre il 30% rispetto al biennio 2014-2015, ritornati sotto i 10 miliardi nel 2018 e 2019. Al contrario, l’export da Cina a Italia ha superato, nel 2022, i 50 miliardi di dollari. Più che triplicati dal 2020. In generale, il boom commerciale a seguito della pandemia, l’esplosione dell’e-commerce e i nuovi equilibri geopolitici, hanno impattato molto su esportazioni ed importazioni.