Mercoledì 24 Aprile 2024

Enel, il futuro viaggia sull'auto elettrica

L’ad Starace parla della green economy, ospite dell’Osservatorio Giovani-Editori

Andrea Ceccherini e Francesco Starace a Firenze (Ansa)

Andrea Ceccherini e Francesco Starace a Firenze (Ansa)

Firenze, 20 gennaio 2018 - Enel investirà 300 milioni per incrementare il numero delle colonnine di ricarica per le auto elettriche che rappresentano il futuro del trasporto urbano: «Chi la prova non la molla più». Parola di Francesco Starace. L’amministratore delegato di Enel si è concesso un affondo sul sistema di incentivazione che «potrà prevedere progressivamente il divieto di utilizzo delle auto non elettriche, soprattutto in alcuni luoghi», rispondendo a una raffica di domande degli studenti (centinaia in sala) nel corso dell’evento di ieri al Teatro Odeon di Firenze, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini. «Sul perché la Fiat non ha spinto sull’idrogeno o sull’auto elettrica, non devo rispondere io: Marchionne ha una posizione articolata, che sta convergendo verso il fatto che l’auto elettrica è una cosa importante». Secondo Starace «usciranno nei prossimi due-tre anni auto con un’autonomia di 4-500 chilometri», già a fine anno o a inizio 2019 «le grandi case automobilistiche tedesche le metteranno in commercio», ma si arriverà presto al traguardo dei mille chilometri. Auto private a impatto zero.   Elettrico è pulito. Ma le fonti di energia rinnovabile sono tutte da sfruttare, per Starace: ancora il solare ha grandi potenzialità inespresse mentre rassicura chi sui vari territori ha espresso timori riguardo all’impatto ambientale di nuove installazioni geotermiche: «La geotermia è un’assoluta eccellenza italiana che negli ultimi sessant’anni ha dato un enorme contributo all’economia, senza causare impatto da nessuna parte».  Putroppo il cambiamento climatico ormai «non è più un tema a cui credere o non credere, ma un’evidenza inconfutabile e ci sono tanti modi per misurarlo», spiega ai ragazzi. «È la conseguenza inevitabile di attività umane, non dipende dal sole o dalla luna, ma da quello che abbiamo fatto e che faremo. È un problema che va risolto, uno dei più grandi problemi degli ultimi decenni».   Il clima e le energie rinnovabili, un argomento che sta a cuore a tutti e particolarmente ai giovani: «Questa iniziativa sull’energia – ha spiegato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori – nasce da Il Quotidiano in Classe, progetto che ha come obiettivo di sviluppare lo spirito critico dei giovani e l’importanza di diffidare delle fonti di informazione, affidandosi alla propria testa. E questo è un tema che hanno deciso i ragazzi, inserendo green e rinnovabili tra le questioni alle quali sono maggiormente interessati». Ma sul nucleare, no. Non ci sta a tornare indietro il top manager. Abbiamo vissuto due volte il tema del  nucleare. «Il prezzo medio dell’energia prodotto dalle centrali nucleari è il doppio di quello medio europeo dell’energia – spiega Starace –. Possiamo tranquillamente affermare che l’energia nucleare non è più conveniente». Infine il capitolo carbone. «Il carbone pulito? Solo un simbolo, diciamo che c’è un carbone abbastanza pulito, depurato, ma non esiste un carbone che non produca CO2. E la concentrazione di anidride carbonica che abbiamo adesso, non c’è mai stata». 

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