Venerdì 26 Aprile 2024

Dal Canale dei Navicelli una piattaforma di logistica costiera a livello internazionale per il porto di Pisa

La società, controllata al 100% dal Comune, gestisce anche le aree demaniali limitrofe

Promuovere lo sviluppo del canale omonimo e del porto pisano attraverso la gestione dei terreni e dei fabbricati, la loro manutenzione, la supervisione del traffico navale e, soprattutto, il sostegno alle attività imprenditoriali del settore presenti sul territorio. Sono questi gli obiettivi perseguiti dalla società Navicelli di Pisa, nata il 29 marzo del 1982 allo scopo di costituire una piattaforma di logistica costiera di livello internazionale. Creata con capitale misto pubblicoprivato, con una percentuale pubblica pari al 70 per cento su tre soci, ora è completamente controllata dal Comune di Pisa e gestisce non soltanto il Canale dei Navicelli, progettato su impulso dalla famiglia Medici nel 1541 e aperto alla navigazione nel 1603, ma anche le aree demaniali limitrofe. La società pisana provvede infatti al mantenimento dell’efficienza e dell’utilizzo del canale, in particolar modo per gli aspetti e gli interventi inerenti al dragaggio del corso d’acqua e all’apertura dei diversi ponti che consentono il passaggio delle imbarcazioni.

Tra le attività svolte da Navicelli vi è poi l’assegnazione delle concessioni demaniali e, di conseguenza, gli aspetti legati alla loro gestione e controllo; il monitoraggio del fondale, comprese le darsene, delle difese di sponda, delle banchine, ragion per cui provvede all’escavazione dei fondali e alla rimozione dei materiali sommersi dove necessario. Fondamentale importanza ha poi il coordinamento e il controllo della navigazione, delle manovre, dei vari e degli alaggi per le imbarcazioni e le navi in transito fino all’interno del Porto Pisano, di cui ha il comando su delega dell’Amministrazione comunale di Pisa. La società rappresenta quindi un’eccellenza non soltanto nel panorama toscano, ma anche italiano e internazionale e si avvia lungo un percorso di crescita. Un ruolo di primo piano, in questo contesto, può essere rivestito dalla specializzazione produttiva dell’area pisana, all’interno di un contesto fortemente dinamico come quello della cantieristica.

Nonostante Navicelli abbia vissuto il suo periodo di maggior fortuna a cavallo degli anni ’80 e ’90, il Canale rappresenta tutt’ora la spina dorsale di collegamento al Mediterraneo di un’ampia zona, nella quale sono localizzati diversi importanti cantieri, i cui marchi sono famosi nel mondo, vanto della marina da diporto italiana in tutto il mondo. Tra questi, tanto per citarne alcuni a titolo esemplificativo, ricordiamo Codecasa, Overmarine, Cantieri di Pisa, Seven Stars e Rossi Navi. Insomma, una larga fetta dell’intera filiera toscana della nautica da diporto. Il Canale dei Navicelli, largo 35 metri e con un pescaggio di 3 metri (calcolato medio mare) consente il passaggio di natanti con una stazza pari a fino 1.200 tonnellate, lunghezza massima di 90 metri e pescaggio fino a 2,6 metri. Dall’11 maggio del 2019, inoltre, ha l’accesso diretto al fiume Arno grazie ad un sistema di chiuse.

Federico Rota

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