Venerdì 26 Aprile 2024

Crowdfunding per il Teatro Romano di Bologna

Build Lenders lancia la piattaforma per chi vuole investire

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di Marco Principini

BOLOGNA

A partire da questa settimana privati ed aziende potranno contribuire alla rinascita della galleria che ospita le vestigia dell’antico Teatro Romano di Bologna (nelle foto a destra), grazie al piano messo a punto dalla startup emiliana Build Lenders. Investimento minimo richiesto: 300 euro. Durata dell’intervento edilizio: 36 mesi. Gli investitori otterranno il 10% di interesse lordo all’anno e la restituzione del capitale al termine dei lavori.

Un progetto di ristrutturazione edilizia concreto ed ambizioso, per il rilancio del più antico esempio di teatro romano in muratura attualmente noto in Italia. Un’occasione di sviluppo e di rilancio turistico per la città. Un’opportunità di investimento semplice e conveniente per privati e aziende, in un momento economico caratterizzato da complessità e incertezza, come quello che stiamo vivendo.

Si può riassumere così il progetto SUM (Sinergia – Unicità – Memoria), nato su iniziativa degli imprenditori Monika Petrelli e Maurizio Ciracò, che gode del benestare delle istituzioni. L’iniziativa è volta al recupero della galleria che ospita l’antico Teatro Romano (88 a.C.) di via de’ Carbonesi a Bologna, nel centro storico del capoluogo emiliano. L’obiettivo è farne un’agorà fisica e virtuale in cui raccontare e valorizzare storia, cultura, artigianato, eccellenze enogastronomiche e territorio. Non il ‘solito’ centro commerciale, ma una vera e propria galleria emozionale, in cui fare nascere il "Polo della Cultura e la Rete del valore". L’antico Teatro Romano diventerà un palcoscenico per le aziende italiane, aperto al grande pubblico, ma anche uno spazio espositivo e culturale, con particolare attenzione alle tradizioni che ogni territorio tramanda.

Il restyling prenderà forma grazie al piano di crowdfunding immobiliare messo punto dalla startup emiliana Build Lenders, al via in questi giorni. Un progetto da 1,3 milioni di euro, di cui 450 mila da finanziare, appunto, con i prestiti online. L’investimento minimo richiesto è di 300 euro per 36 mesi, con un interesse annuo lordo del 10% da incassare ogni anno, per un totale del 30% al termine dei lavori. I prestatori di capitale possono essere sia privati che aziende. La somma investita verrà restituita da Build Lenders alla consegna dell’opera. La procedura è semplice: basta iscriversi alla piattaforma cliccando su www.buildlenders.it, selezionare il progetto, decidere quanto investire e depositare la cifra nel wallet. Un esempio: presto 10.000 euro, ogni 12 mesi avrò diritto a 1.000 euro ed alla fine dei 36 mesi mi saranno stati restituiti 13.000 euro: 10.000 di capitale più 3.000 di interesse.

Il Teatro Romano di Bologna è stato costruito nell’88 a.C. e detiene un primato: in Italia è il primo teatro in muratura dell’architettura romana. I resti dell’opera sono emersi nel 1977, durante i lavori di restauro di un edificio settecentesco. Oggi, con il progetto SUM, si persegue un duplice obiettivo: restituire l’opera alla comunità e valorizzare la struttura attraverso la creazione di ambienti interattivi dove aziende, clienti e addetti ai lavori potranno interagire liberamente.

Il Piano +1 (680 metri quadri – ‘Spazio alle tradizioni’) sarà dedicato alla cultura enogastronomica e avrà un ristorante con cucina a vista. Il Piano Zero (1.230 metri quadri – ‘Spazio alle emozioni’) ospiterà le eccellenze dell’artigianato e delle tradizioni territoriali, con annesso spazio caffetteria. Il Piano -1 (1.090 metri quadri– ‘Spazio alla cultura’), infine, sarà un’area archeologica ed espositiva fruibile per mostre, convegni ed eventi multimediali.

Build Lenders si appoggia ad una grande banca, Lemonway, istituto di pagamento del gruppo Bnp Paribas operativo in tutta Europa. Il piano di crowdfunding immobiliare per il restyling della galleria del Teatro Romano di Bologna arriva in una fase in cui questo strumento di finanziamento – che a livello globale vale 20 miliardi di euro – non si limita più a suscitare semplice curiosità. Anche in Italia, infatti, il real estate crowdfunding viene sempre più percepito come un canale consolidato ed affidabile, in grado di restituire rendimenti da far invidia a molti altri strumenti finanziari.

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