Venerdì 26 Aprile 2024

Caro energia e inflazione: a rischio 5 miliardi di euro di consumi

Il carovita gela le intenzioni di acquisto delle famiglie, che spenderanno meno anche per le feste. Risparmi forzati per il 68% degli italiani

Sarà un Natale più povero. Poche vacanze e meno regali sotto l’albero. I rincari energetici e l’inflazione, infatti, pesano sulle tasche degli italiani. E così le aspettative e le intenzioni d’acquisto per le feste calano, mettendo a rischio circa 5 miliardi di euro di consumi nell’ultima parte dell’anno. La stima viene da Confesercenti ed è basata su un sondaggio condotto insieme a SWG su un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni di età.

Meno acquisti

Entrando nel dettaglio dell’analisi, emerge che a causa del carovita, il 68% degli italiani prevede di ridurre gli acquisti da qui a fine anno. Di questi, il 39% al momento si limita a tagliare le spese "superflue", mentre ben il 29% mette in conto di risparmiare su tutto. Infine, solo il 19% ritiene di poter lasciare invariato il proprio budget e appena il 5% incrementerà i consumi. A pesare sulle scelte delle famiglie, c’è in primo luogo l’aumento generale dei prezzi, segnalato dal 38% degli intervistati, e poi quello delle bollette di luce e gas, indicato dal 24%. Sulle intenzioni di spesa, però, incidono anche il peggioramento delle condizioni economiche o lavorative (12% delle risposte) e l’incertezza (11%), mentre l’8% prevede di contenere gli acquisti per non intaccare ancora i risparmi familiari.

Spending review forzata

Insomma, si tratta di una spending review forzata che riguarda anche le spese per il Natale. Il 60% degli italiani ritiene che le condizioni economiche e sociali delle prossime feste saranno peggiori di quelle dello scorso anno, e quasi la metà degli intervistati (49%) prevede di fare meno regali (o farne di meno costosi): il 25% spenderà tra il 10 ed il 30% in meno, mentre il 24% taglierà ancora di più. Solo il 4% aumenterà la spesa per le sorprese sotto l’albero, a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata. Si risparmierà anche sulle vacanze: il 69% ha già deciso che non partirà, mentre solo il 10% si concederà comunque un viaggio, a fronte di un 21% ancora incerto. Chi parte, comunque, lo fa in economia: la spesa prevista è di 492 euro, quasi 200 euro in meno dei 683 euro del 2019.

Stretta su due fronti

"La corsa delle tariffe energetiche stringe i consumi da due fronti: da un lato, infatti, l’aumento delle bollette sottrae disponibilità alle famiglie, dall’altro l’incremento dei costi fissi delle imprese ha portato ad un aumento generalizzato dei prezzi, che riduce il potere d’acquisto e incide sulla fiducia dei consumatori", commenta Confesercenti.

Caro bollette: fino a quando?

"Nonostante il consistente ribasso di questi giorni dei prezzi del gas sul mercato internazionale, secondo le nostre previsioni il caro bollette continuerà per tutto il 2022, e solo dopo il primo trimestre del 2023 si registreranno le prime riduzioni delle tariffe. Un quadro negativo per le prossime feste, un periodo fondamentale per la tenuta dei consumi e quindi dei fatturati delle attività economiche. Bisogna intervenire urgentemente: al nuovo governo chiediamo di mettere tra le priorità il prolungamento ed il rafforzamento dei sostegni fino a quando il calo dei prezzi degli energetici non beneficerà famiglie e imprese. Ma anche di pensare a una detassazione straordinaria delle tredicesime: un intervento che darebbe impulso a consumi e fiducia”.