Giovedì 25 Aprile 2024

Editoria, Crimi: "Avanti col bonus pubblicità. Il credito d'imposta sarà stabile"

La norma prevede un beneficio fiscale per gli investimenti in eccedenza rispetto all'anno precedente

Il sottosegretario Vito Crimi (Imagoeconomica)

Il sottosegretario Vito Crimi (Imagoeconomica)

Roma, 22 giugno 2019 - Pare giunta a un chiarimento positivo la vicenda del credito di imposta per la pubblicità incrementale – conosciuto anche come «bonus pubblicità – che qualche giorno fa aveva messo in allarme le categorie interessate, principalmente aziende editrici e investitori pubblicitari (imprese, lavoratori autonomi).

Il credito di imposta è una misura introdotta nel 2018 che prevede appunto un beneficio fiscale di cui il contribuente può godere nei confronti dello stato servendosene come compensazione, riservato agli investimenti pubblicitari incrementali, in eccedenza cioé rispetto alla quantità effettuata nello stesso periodo dell’anno precedente, su giornali periodici, stampa online e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative. La misura era stata decisa lo scorso anno e doveva essere finanziata. Pareva tutto a posto ma poi improvvisamente qualche giorno fa era «sparita» dal dl crecita, lo strumento legislativo con il quale avrebbe dovuto essere portata a compimento effettivo. Logico l’allarme lanciato dagli editori, che in un momento di difficoltà come questo avevano fatto conto su questo maggior introito pubblicitario che la misura avrebbe prodotto. A dirimere la questione è arrivata una dichiarzione del sottosegretario all’Editoria Vito Crimi.

«La norma c’è, la relazione tecnica c’è, la copertura finanziaria pure, avevamo anche la bollinatura della Ragioneria dello Stato. Insomma noi siamo pronti. Rinnovo il mio impegno a rendere stabile la forma del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali. Anche attraverso lo strumento di un disegno di legge, il cui percorso appare molto semplice vista la grande unità di intenti e l’ampia condivisione, anche da parte delle opposizioni, che esiste su questo argomento».

La dichiarazione di Crimi è giunta durante un incontro con gli editori per gli Stati generali dell’editoria. Nel corso del faccia a faccia la Fieg aveva ribadito la necessità di un intervento pubblico a sostegno del settore in tal senso, ricordando i risultati positivi ottenuti dalla norma lo scorso anno e auspicando il finanziamento del credito di imposta anche per il 2019. Il M5S aveva presentato un emendamento in proposito al decreto crescita, ma senza esito positivo. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro