Venerdì 26 Aprile 2024

Bonus famiglia 2020, dalla Carta cultura al contributo per i bebè

L'assegno unico rinviato al 2021. Premio nascite e nidi a tutti i nuclei: i più ricchi riceveranno il minimo importo. La card 18App cala a 300 euro. Congedo obbligatorio di sette giorni ai neopapà

Famiglie, bonus famiglia: foto generica (Dire)

Famiglie, bonus famiglia: foto generica (Dire)

Roma, 19 dicembre 2019 - L’obiettivo è arrivare entro il 2021 al cosiddetto assegno unico per i figli. Ma, anche per l’anno che sta per cominciare, il pacchetto famiglia della manovra contiene più di un aiuto su cui i nuclei italiani possono contare: dal bonus bebè a quello per gli asili nido (con finanziamento di nuove strutture), fino a quello per il latte artificiale.

In primo piano, il bonus bebè: non viene solo prorogato, ma cambia anche nei suoi ingranaggi. Sarà erogato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, per un totale di 12 mesi. Fino a oggi, però, è stato attribuito ai nuclei familiari che erano in possesso di un reddito Isee per i figli minorenni non superiore a 25mila euro. Dall’anno prossimo, invece, verrà erogato a tutti, anche se in misura proporzionale al reddito. Sono state individuate tre fasce: 1.920 euro l’anno per le famiglie con Isee inferiore a 7mila euro; 1.440 euro l’anno per le famiglie con Isee tra 7mila e 40mila euro; 960 euro l’anno per le famiglie con un Isee oltre i 40mila euro. Per ogni altro figlio, successivo al primo, nato a o adottato nel corso dell’anno, l’importo dell’intervento sarà incrementato del 20%.

Anche il bonus per gli asili nido è stato rimodulato sulla base di soglie di accesso a scalare: l’attuale erogazione si ferma a 1.500 euro. Quella in arrivo dal 2020 viene raddoppiata a 3mila euro per i nuclei familiari con un Isee fino a 25mila euro; chi, invece, sta tra i 25mila e i 40mila euro, percepirà mille euro l’anno.

Un intervento più specifico è quello introdotto ex novo per sostenere le mamme affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento: il contributo per il latte artificiale potrà arrivare all’importo massimo di 400 euro per neonato, fino al compimento del sesto mese di vita dello stesso.

Infine, vengono aumentati a 7 giorni i congedi parentali obbligatori e, per quanto riguarda la Carta cultura per i neo maggiorenni, l’importo scende a 300euro (era 500). La legge di Bilancio per l’anno prossimo mette un primo tassello per la creazione dell’assegno universale per i figli, che dovrebbe prendere il posto della miriade di interventi, bonus, contributi previsti a vario titolo per le famiglie. Viene istituito il "Fondo assegno universale e servizi alla famiglia": la dote è di oltre un miliardo di euro per il 2021 e più di 1, 2 miliardi di euro annui dal 2022. Insieme con il riordino delle politiche familiari, nel Fondo verranno trasferite le risorse dell’assegno di natalità (bonus bebè) e di quello per gli asili nido.

Prima infanzia

Prorogato per il 2020 il premio nascite Inps, noto anche come Bonus mamme domani, dà 800 euro a chi entra nel 7° mese di gravidanza o ha partorito a inizio anno o adottato, senza limiti di reddito. Dopo la nascita, scatta il bonus bebé. Tre importi: 80, 120 e 160 euro al mese per un anno a seconda del reddito (ma il minimo spetterà anche ai più ricchi).

Svezzamento

Una delle novità 2020 è il contributo per il latte artificiale destinato alle mamme che non possono allattare. L’importo massimo annuo è di 400 euro per neonato. Potrà essere erogato nei primi sei mesi di vita del neonato. Il Fondo ha una dotazione di 2 milioni di euro per il 2020 e 5 per il 2021.

Asili

Dal 2020 il bonus asili nido arriverà a 3mila euro (non più 1.500) per le famiglie con Isee fino a 25mila euro; per chi ha un Isee dai 25.001 a 40mila euro sarà invece pari a 2.500 euro. Le famiglie con redditi alti percepiranno il minimo, 1.500 euro annuali. Il governo ha finanziato poi 2,5 miliardi per la realizzazione di nuove strutture, a partire dalle zone svantaggiate e periferiche.

Maggiorenni

Il bonus per diciottenni 18App resta anche se viene calato l’importo: si tratta di 300 euro invece dei 500 degli anni passati che i ragazzi diventati maggiorenni potranno spendere in beni e attività culturali, dai libri ai fumetti, dal cinema al teatro e ai concerti. Il limite del Fondo è di 160 milioni di euro.

 

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