Giovedì 25 Aprile 2024

Bonus barriere architettoniche, detrazioni fino al 75%

bonus barriere

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Dal 1 gennaio 2022, tra i tanti bonus che sono stati introdotti dal Ministero, vi è anche quello per le barriere architettoniche, lanciato sempre all’interno dalla Legge di Bilancio. Come è facilmente intuibile, tale bonus ha come scopo quello di incentivare l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni attraverso, per l’appunto, una detrazione pari al 75% delle spese sostenute.

Vediamo quindi come poter far domanda, a chi spetta il bonus e quali sono le spese ammissibili. 

Cos’è e a chi spetta il Bonus barriere architettoniche 

La prima importante informazione che è bene sapere sul Bonus è che, ovviamente, consiste in una detrazione pari al 75%. Questa fa riferimento a tutte le spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, in edifici già esistenti. Ma non solo. Il bonus barriere architettoniche viene anche concesso per l'installazione di ascensori e montascale, quindi di impianti di automazione utili ad agevolare tutti coloro che hanno problemi deambulatori. Per questo sono chiaramente previsti dei limiti massimi di spesa che variano a seconda del tipo di edificio nel quale l’intervento viene fatto. 

Chiarito cos’è il bonus capiamo quindi a chi spetta. La norma - introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 42) e valida solamente per l’anno 2022 - modifica il Decreto Rilancio, aggiungendo l’articolo 119- ter al testo coordinato. Questo spetta a tutti coloro che facciano richiesta di detrazione IRPEF del 75% dimostrando però di aver sostenuto spese volte, per l’appunto, ad eliminare le barriere architettoniche. 

Come funziona il bonus?

Chiariamo che l’agevolazione è valida solo per le spese sostenute e documentate dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre dello stesso anno e destinate alla realizzazione d’interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già pre esistenti. La detrazione, per l’appunto, è pari al 75% e deve essere calcolata su un importo non superiore a:

  • 50.000 euro per gli stabili o per le unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

L’agevolazione è da suddividere tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo l’una. Ovviamente il bonus non può essere sfruttato insieme alla detrazione del 19% per le spese sanitarie riguardanti i mezzi utili al sollevamento di una persona con disabilità. Inoltre, è bene ricordare che dall’anno d’imposta 2021 per le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche sostenute insieme agli interventi coperti dal Superbonus 110%, è già possibile fruire dell’aliquota del 110%. In questo caso, però, è indispensabile che tutti i lavori vengano fatti insieme a quelli di isolamento termico delle superfici o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Tutti questi dettagli, oltre ad essere chiariti nella guida sulle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità, si legge anche nella guida alla compilazione del modello 730 del 2022 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Tutte le spese ammissibili e quelle agevolabili

Leggendo l’articolo 1, comma 42 della Legge di Bilancio 2022 si chiarisce che il bonus barriere architettoniche spetta:

  • ad ogni tipo d’intervento edilizio finalizzato ad eliminare le barriere;
  • a tutti gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari;
  • a tutti gli interventi per la sostituzione degli impianti o per lo smaltimento dei materiali utilizzati per tale operazione.

Esclusi questi specifici casi non sono agevolabili le opere che riguardano stabili di nuova costruzione ricordando sempre che i pagamenti poi, per ottenere il bonus, devono essere tracciati e dimostrati. Tra le numerose spese che sono ammesse dal bonus barriere architettoniche troviamo anche: 

  • le rampe inclinate;
  • gli ascensori;
  • le piattaforme elevatrici;
  • gli interventi che consentono agli impianti di diventare pienamente accessibili;
  • l’adeguamento dei servizi igienici;
  • i lavori di sistemazione d’impianti elettrici e citofoni.

Breve definizione di “barriera architettonica” 

Secondo il regolamento adottato dal Ministero, per barriere architettoniche si intendono:

  • tutti gli elementi che sono fonte di disagio per la mobilità di coloro che hanno una capacità motoria ridotta o totale in forma permanente e/o temporanea;
  • tutti gli ostacoli che limitano o impediscono un comodo e pratico utilizzo delle parti o componenti; 
  • la mancanza di accorgimenti o segnalazioni capaci di segnalare i luoghi e le fonti di pericolo.

È chiaro quindi che l’accessibilità deve essere garantita per quanto riguarda gli spazi esterni e le parti comuni. Inoltre, gli interventi è bene rispettino tutti i criteri previsti dal Decreto Ministeriale, articoli 3 e 9.

Come richiedere il bonus barriere architettoniche 

Nel momento in cui si vuole fare domanda per il bonus barriere architettoniche 2022 è necessario inserire la detrazione all'interno della dichiarazione dei redditi e suddividere l'importo in 5 anni. Questa, per essendo il principale metodo, non è l’unico per ottenere l’agevolazione. In alternativa, infatti, il bonus può anche ottenuto come sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o cessione del credito. 

Nel primo caso, con lo sconto in fattura si intendo un contributo, sotto forma per l'appunto di uno sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso. Questo dovrà essere anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi per poi essere recuperato sotto forma di credito d’imposta. Ad oggi è prevista la possibilità di successiva cessione del credito ad altri soggetti, tra i quali gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Stessa cosa per il secondo caso, la cessione del credito d’imposta, per la quale si intende una cessione del credito di pari ammontare, con facoltà di cessione ad altri soggetti. 

È comunque bene ricordare che il Decreto Antifrode (Decreto Legge n. 157 dell’11 novembre 2021) ha stabilito che, per chiunque voglia utilizzare una delle due modalità sopra con un ammontare di spese superiori ai 10.000 euro, è necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate:

  • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione attestante il diritto a richiedere la detrazione d’imposta;
  • la congruità delle spese sostenute rispetto agli interventi fatti.

Per tutti coloro che quindi mirano ad ottenere il bonus barriere architettoniche 2022 non resta altro che seguire la seguente guida e procedere con la domanda passo dopo passo.