Venerdì 26 Aprile 2024

Annaffiare il giardino e le piante evitando gli sprechi idrici

Giardino casa

Giardino casa

Gli sprechi d’acqua ad oggi sono sempre di più. Tanto più in zone della casa come il proprio giardino è opportuno mettere in atto alcune accortezze, ovvero buone pratiche per un giardinaggio rispettoso del pianeta e soprattutto attento alla grave crisi idrica. Vediamo come poter innaffiare il proprio spazio green senza sprecare acqua. 

L’emergenza idrica

Ad oggi la mancanza di acqua sul pianeta terra è uno dei problemi più gravi. Già solo nel nostro di Paese le conseguenze derivanti dalla crisi climatica si palesano in maniera evidente: afa e siccità sono l’argomento che da settimane rimbomba su tv e giornali. Ecco perché è bene rispettare regolamenti regionali e ordinanze comunali che normano l'uso dell'oro blu in agricoltura e nel verde pubblico. Ma non solo, disciplinano gli orari e le modalità di utilizzo dell’acqua anche in ambito privato, all'insegna del massimo risparmio idrico. 

È necessario che ci si limiti nell’utilizzo, senza però far morire le piante. Parliamo di esseri viventi, unici a poterci aiutare nell’arginare le conseguenze del riscaldamento globale. Basti pensare alla loro importanza nelle grandi città metropolitane come Milano, in cui il legislatore ha fatto esplicito riferimento ai "nuovi impianti di alberi e arbustida salvaguardare”. Basti pensare ai condomini presenti: una volta spenti gli impianti di irrigazione a pioggia per i prati, è possibile prendersi cura delle piante e degli alberi più giovani con annaffiature minime o, qualora possibile, riutilizzando l'acqua già usata. Stessa cosa per il balcone: anche qui, vige la massima attenzione. Per superare il momento drammatico di dover innaffiare tutte le piante, i fiori o gli alberi senza però sprecare acqua è possibile informarsi sulle modalità di irrigazione, così da salvaguardare le piante e ridurre i consumi.

Quando serve annaffiare e come ridurre gli sprechi

Come prima cosa da valutare nel momento in cui vogliamo annaffiare il nostro giardino di casa è valutare la sete della pianta, partendo dal turgore delle foglie. Per farlo in maniera infallibile, seppur molto homemade, è possibile infilare un dito nella terra: se si dovesse percepire una sensazione di fresco e umido si può ancora aspettare; al contrario se il terriccio risulta asciutto e pulito, invece, è ora di annaffiare. Stessa regola è possibile applicarla alle piante presenti sui balconi di casa o dentro casa. 

A questo punto diventa lecito chiedersi quanto acqua utilizzare. Per le piante o i fiori in vaso basta assicurarsi che l’acqua arrivi nel sottovaso; per l’erba che questa sia fresca e per i giovani alberi con bagnature abbondanti e rare. In qualunque caso è bene iniziare a capire come funziona il riciclo dell’acqua: possiamo, infatti, sciacquare frutta e verdure in un piccolo secchio e poi sfruttare l’acqua per le piante, il prato o i fiori. Ovviamente non è il caso di annaffiare a qualunque ora del giorno. In estate, ad esempio, le ore migliori per innaffiare sono quelle serali, così da evitare in primo luogo che la pianta subisca uno choc termico e poi perchè così si accantona il problema dell'evaporazione. Molte, in realtà, sono state le ordinanze entrate in vigore proprio in questi giorni circa la questione delle annaffiature notturne per evitare sprechi. 

Oltre però l’orario, la miglior soluzione per innaffiare al fine di accantonare gli sprechi, sono proprio gli impianti di irrigazione a goccia, che presentano degli augelli capaci di portare l'acqua vicino alle radici in quantità però molto minima. In commercio, ad oggi, esistono diverse soluzioni, alcune anche in comodi e pratici kit di montaggio. È però chiaro che l'acquisto e il montaggio di un kit ad irrigazione non è necessario se lo spazio in giardino o le piante presenti sul balcone sono poche. In questo caso è bene sfruttare il più classico annaffiatoio che consente di calibrare l'operazione andando a ridurre in maniera considerevole il consumo di acqua. Il tubo, ovviamente, è da evitare, in quanto non permette di gestire il flusso di acqua, se non con l’aggiunta di una pistola.

Nel momento in cui però si parla di pistole e irrigazioni, bisogna dare spazio ai tipi di prato. 

Il manto all'inglese, quello sempre verde, brillante e perfettamente rasato, con le nostre temperature si trasforma in una idrovora. È quindi opportuno sospendere le irrigazioni, regolare le lame del tosaerba a livello più alto e accettare l'idea di un prato un po’ meno verde. In questo caso non rimane che aspettare che la natura faccia il proprio corso trasformando il prato all'inglese in uno più "all'italiana". 

Ultimo consiglio che è bene seguire prima di annaffiare il giardino o le piante di casa è l’acquisto. I climatologi sono infatti sempre sicuri che la scarsità d'acqua sarà sempre più la nuova normalità. È bene, quindi, pensare a balconi e giardini con minori esigenze idriche puntando ad acquisti meno impulsivi. L’acquisto di piante in linea con le nostre reali necessità o con le caratteristiche del luogo nel quale si vive è una valida soluzione per salvaguardare il pianeta e tagliare sul consumo dell’acqua.