Mercoledì 24 Aprile 2024

UNA SVOLTA DI NOME PERRINA

IN UNO SCENARIO in cui il futuro sembra non essere privo di incognite, l’OP Armonia intende ora raccogliere una sfida senza precedenti, puntando sul suo cavallo di battaglia: la svolta prende il nome di ‘Perrina’ (in alto) e si traduce in una nuova varietà di clementina italiana in via di avanzata sperimentazione. "Dal 2017 abbiamo avviato un programma di miglioramento genetico delle clementine e dei ‘mandarino simili’, l’unico attualmente in essere nel nostro Paese, in collaborazione con il Crea-Ofa di Acireale, istituto e massimo ente di ricerca italiano nel settore agrumi – sottolinea il presidente Marco Eleuteri –. Questo programma è coordinato dal nostro agronomo di riferimento Francesco Perri che, una decina di anni fa, individuò in Calabria una mutazione spontanea della varietà Comune della clementina, ovvero la più diffusa in Italia: dopo essere stata risanata dall’Istituto, abbiamo poi avviato il processo di registrazione varietale a livello comunitario, presentandone la domanda".

Ma quali sono i vantaggi? "È evidente che la Perrina possieda caratteristiche qualitative straordinarie, perché figlia della varietà Comune che, da un punto di vista gustativo, è la migliore al mondo. Rispetto al genitore, però, questa nuova varietà è migliore in termini di calibro, in quanto i frutti sono mediamente più grandi e possiede, inoltre, una maggiore produttività per ciò che riguarda la quantità di chili prodotti".

Oggi gli impianti coprono una superficie di 20 ettari, ma l’obiettivo è di raggiungerne 500 entro il 2024. "Questa varietà ci consentirà, in futuro, di produrre clementine in un periodo in cui ne avevamo scarsa resa, ma anche di continuare per ben due mesi la campagna produttiva poiché la perrina, presentando una maturazione più tardiva, ne allunga il calendario – conclude Eleuteri –. Caratteristiche, queste, che ci renderanno maggiormente interessanti sul mercato internazionale. La Spagna, come noi, è un produttore del bacino del mediterraneo, ma se quindici anni fa era considerata la nostra maggiore competitor, è oggi il nostro maggior fornitore: questa è un’occasione storica per riscattarci".

Giorgia De Cupertinis