
Alcol (foto Schicchi)
Roma, 5 gennaio 2016 – Morto e poi resuscitato per un bicchiere di vodka di troppo. E' successo a Vladivostok, in Russia, dove un uomo si è sentito male mentre si trovava con gli amici in un locale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Male a tal punto che i compagni di bevute hanno allertato i soccorsi. I sanitari non hanno potuto fate altro che constatare la morte, e il corpo è stato trasportato in obitorio. Dopo un'oretta passata al fresco, l'uomo si è svegliato in camera mortuaria, evidentemente quando era passato l'effetto dell'alcol in circolo.
Il “resuscitato” (così va chiamato, dato che il certificato di morte era già stato compilato) si è alzato ed ha iniziato a sbattere i pugni contro la porta della cella frigorifera. Udendo gli strani rumori provenire dall'obitorio, l'inserviente ha allertato i medici, che dapprima non hanno creduto alla donna, tanto da invitarla a prendere un sedativo. Poi si sono ricreduti, ma prima di aprire la cella frigo hanno preferito chiamare la polizia. Secondo quanto riportato dal sito Lenta.ru, che ha raccolto la testimonianza del capo della sezione criminale della polizia di Vladivostock, una volta giunti sul posto gli agenti hanno aperto la porta dell'obitorio e nel corridoio è apparso l'uomo, infreddolito e comprensibilmente sotto choc. I poliziotti a quel punto lo hanno riscaldato, interrogato, e infine spedito a casa propria. A quel punto, tuttavia, invece di seguire l'indicazione degli agenti l'uomo è tornato al bar per raccontare la disavventura agli amici. Li trova ancora a bere, alla sua memoria però. A quel punto sono ripartiti i festeggiamenti, alla salute del resuscitato.