Mercoledì 24 Aprile 2024

Verdure, carne, latticini L’incubo degli scaffali vuoti

di Elena G. Polidori

I freschissimi. Ovvero il pesce appena pescato, la verdura, la carne, i latticini freschi, il latte stesso, la frutta di stagione. Sono questi i prodotti che potremmo veder sparire dai nostri scaffali se dovesse protrarsi per lungo tempo (ma basta un solo mese) l’impennata del caro-carburante che rischia di mettere in ginocchio il settore dell’autotrasporto. Lunedì è previsto uno sciopero generale del settore e, malgrado la commissione di garanzia stia facendo pressioni per imporre un rientro della contestazione, il malessere sul fronte della distribuzione su gomma è alle stelle.

"Uno stop di un solo giorno non comporterà particolari disagi – spiega Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio – ma se il blocco dovesse protrarsi, per oggettiva impossibilità degli autotrasportatori di sostenere il caro carburante, allora i primi ad entrare in sofferenza sarebbero i centri distributivi e questo blocco di ripercuoterebbe sui punti vendita". Un’ipotesi che, al momento, viene vissuta come un pericolo imminente se il governo "non prenderà misure in favore di una soluzione del caro carburante – prosegue Prampolini –. Noi abbiamo già fatto proposte in questo senso, ma occorre agire in fretta".

Insomma, il pericolo di dover fare i conti con un’economia di guerra in tempi brevi è concreta. In Italia l’85% delle merci viaggia su strada e il blocco per "cause di forza maggiore" mette a rischio tutti i prodotti più deperibili, dall’ortofrutta al pesce (giorni fa anche lo sciopero dei pescherecci) alimentando una pericolosa psicosi da parte dei consumatori. In Sardegna, l’allarme lanciato in un messaggio vocale che ha girato incontrollato sulle chat e che paventava un blocco totale delle merci per 15 giorni ha fatto scattare una vera e propria psicosi per l’acquisto. La fobia è stata auto-alimentata dalle foto e dai video degli "assalti" ai market, dove alcuni scaffali sono stati svuotati, e dalle lunghe code di auto alle pompe di benzina. "In questo momento – è l’appello del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne a industrie e distribuzione commerciale per assicurare le forniture alla popolazione". Gli organizzatori del blocco però insistono: "Sarà una sospensione finalizzata ad evitare un ulteriore indebitamento per le imprese". Come dire: il governo corra presto ai ripari.