Mercoledì 24 Aprile 2024

Va a casa di lei e le sfregia il volto Si erano conosciuti in una chat

Udine, arrestato l’aggressore: ha 20 anni. Non si erano mai visti prima

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UDINE

Apparentemente l’unico contatto che i due hanno avuto è quello avvenuto via chat per fissare un appuntamento. Un elemento che svuota di qualunque addentellato personale la terribile aggressione compiuta. Lui, un giovane, di 20 anni, l’aggressore; lei, una prostituta che lavorava in casa, la vittima. Secondo la ricostruzione dei fatti il giovane avrebbe aggredito la donna senza alcuna ragione colpendola più volte al volto con una bottiglia per sfigurarla, causandole danni permanenti, irreparabili. Un piano studiato, preparato e voluto, deciso in base a chissà quale ragione di odio: risposto all’annuncio pubblicato su un giornale e fissato l’appuntamento, il giovane è uscito di casa portando con se, nascosta sotto gli abiti, una bottiglia.

Intorno all’una di domenica notte ha suonato all’appartamento nel centro di Udine, come convenuto, lei le ha aperto, inconsapevole di aprire a un aggressore folle e non a uno dei tanti clienti. Il giovane è entrato, probabilmente c’è stato uno scambio di battute per rompere il ghiaccio, poi lui, come aveva premeditato di fare, ha estratto la bottiglia e con quella ha causato tagli profondi al volto. Poi è fuggito, ma non ha fatto molta strada. La vittima ha urlato disperatamente e qualcuno è accorso, forse un operatore ecologico, chiamando i soccorsi e la polizia. Gli agenti hanno rintracciato il 20enne a casa del padre, dove si era rifugiato; quest’ultimo sarebbe stato all’ oscuro della tragedia che aveva preceduto l’arrivo del figlio. A carico dell’aggressore sono state contestate anche le aggravanti della premeditazione e dell’utilizzo della bottiglia. Il Gip ha già convalidato l’arresto e disposto il carcere: rischia una condanna dagli 8 ai 14 anni. Tra i due non c’erano state frequentazioni pregresse ma l’aggressore ha agito come se avesse un conto in sospeso con la vittima.