Venerdì 26 Aprile 2024

Un Giurì per Donzelli. "Cospito trama con i boss e il Pd fa il suo gioco". Bufera su FdI

Il deputato svela i colloqui in carcere dell’anarchico sul 41 bis. La sinistra: "Come li ha avuti?". Il sospetto che si tratti di materiale riservato del Copasir. Fontana e Nordio prendono le distanze

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Il caso Cospito è sempre più al calor bianco. Non tanto per la determinazione del governo, che ieri con una conferenza stampa dei ministri della Giustizia, dell’Interno e degli Esteri ha ribadito necessità di non scendere a patti con chi usa la violenza, e a maggior ragione nel ribadire l’essenzialità di questo strumento e che a decidere in merito sarà il giudice di sorveglianza nell’udienza del 7 marzo, ma anche per la bagarre in aula causata dall’intervento del deputato Giovanni Donzelli di FdI.

L’esecutivo era stato chiaro. "Lo sciopero della fame – ha detto il Guardasigilli – non incide sul 41 bis, le condizioni di detenzione non cambiano. Se lo facessimo, potremmo trovarci domani con centinaia di mafiosi al 41 bis che fanno lo stesso, mettendo lo Stato di fronte a certe condizioni. Quanto al 41 bis in questo momento storico è indispensabile, è necessario mantenerlo e non può essere messo in discussione. Non si tocca".

Cospito ha fatto sapere al suo legale che la sua posizione non cambierà e gli anarchici e i garantisti preparano già da oggi manifestazioni. Ma la polemica è montata sulle affermazioni di Donzelli che ha attaccato in aula alcuni parlamentari Pd per aver incontrato Cospito in carcere e ha poi letto brani di documenti riservati, Il Pd ha chiesto le scuse, che Donzelli ha negato, e quindi il Pd ha chiesto un giurì d’onore che il presidente Fontana ha velocemente concesso, cosa che iha fatto potizzare che in maggioranza non ci sarebbe unanimità nella difesa di Donzelli. Ma il sottosegretario Giovambattista Fazzolari, vicino a Meloni ha detto ieri che "Il primo provvedimento del governo Meloni è stata la conferma del carcere ostativo e poi a distanza di pochi mesi ci ritroviamo casualmente il caso Cospito che riaccende il dibattito sull’allentamento del carcere duro" e ha fatto capire ha il problema non sono le dichiarazioni di Donzelli ma il fatto è che la sinistra non ha preso posizione a fronte delle violenze degli anarchici. E Palazzo Chigi sarebbe d’accordo.

Ma cosa ha detto Donzelli? "Il terrorista Cospito – ha detto – sta utilizzando la mafia per far cedere lo Stato sul 41 bis. Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo. Allora, voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia". E Donzelli ha a quel punto letto stralci di conversazioni che l’anarchico avrebbe avuto nel penitenziario di Sassari con vari boss: dall’esponente della ‘ndrangheta Francesco Presta a Francesco Di Maio del clan dei Casalesi. Donzelli ha citato i virgolettati.

"Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia – afferma Donzelli – Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: `Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato´, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: `Dev’essere una lotta contro il 41 bis, per me siamo tutti uguali´". "Presta - racconta Donzelli - lo esortava: devi mantenere l’andamento, vai avanti. E Cospito rispondeva: fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici, ma anche altre associazioni. Adesso vediamo che succede a Roma".

Il Guardasigilli Carlo Nordio, ha subito preso le distanze dalle accuse di Donzelli: "Escludo che ci siano rapporti tra parlamentari e gruppi anarchici, so che è un dovere dei deputati fare visite in carcere ma escludo che questo possa essere un veicolo". E in serata ha anche chiesto "una ricostruzione con urgenza di quanto avvenuto alla Camera in relazione alle circostanze riferite nell’assemblea parlamentare del 31 gennaio 2023, che riguarderebbero il regime speciale detentivo di cui all’articolo 41 bis".

Il Pd, e non solo il Pd è fuori dalla grazia di Dio. "La domanda di Donzelli – ha attaccato l’ex guardasigilli Orlando, uno dei parlamentari accusati dal deputati FdI – è ridicola, io ho istituito la procura anti-terrorismo e ho promosso l’aggressione patrimoniale alla mafia, e la Sinistra ha una storia molto chiara contro la mafia e il terrorismo in questo Paese. Donzelli oggi ha fatto una cosa molto grave". Giorgia Meloni si è tenuta fuori dalla querelle ma l’invito arrivato, secondo quanto si apprende, è stato quello di spegnere l’incendio, evitare il muro contro muro. Ma non sarà per nulla facile.