COSENZA
Un copione maledetto uguale a tanti, troppi, altri. Teatro della tragedia stavolta è Scalea, nell’alto Tirreno cosentino, dove Antonio Russo, 25 anni, ha freddato al culmine di una lite la sua ex 31enne, Ilaria Sollazzo, e poi si è suicidato.
Il giovane, che gestiva insieme al padre un’agenzia di servizi di vigilanza, non riusciva ad accettare la fine della relazione, da cui due anni fa era nata una bambina. A differenza di quanto trapelato subito dopo l’omicidio-suicidio, la coppia non aveva concordato alcun appuntamento per chiarire i dettagli della separazione.
Russo ha atteso Ilaria – che aveva trascorso la serata con alcuni amici – sotto l’abitazione dei genitori della donna, a cui la vittima aveva affidato la bambina.
Il fatto che recasse con sé la sua arma d’ordinanza fa ipotizzare che il giovane avesse premeditato l’assassinio, a causa dei contrasti che si erano creati dopo la rottura, avvenuta circa due mesi fa e mai digerita.
Subito dopo avere ucciso l’ex compagna con sette colpi di pistola, la guardia giurata ha rivolto l’arma usata per il suo lavoro di vigilantes contro se stesso, sparandosi un colpo alla testa. Ilaria Sollazzo è la 42esima vittima di femminicidio del 2022.
red. int.