Martedì 16 Aprile 2024

Tram e quartieri in bilico il restyling

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Anche a Bologna l’amministrazione comunale ha pianificato anni di cantieri e investimenti sull’arrivo dei fondi del Pnrr. Ma se salta Draghi, qualcosa potrebbe traballare. Da mettere al sicuro sono almeno tre partite fondamentali: la realizzazione delle tratte del tram, la ‘via della Conoscenza’, la trasformazione di tutto il quadrante attorno al nascituro Tecnopolo e la mega ristrutturazione di tutta l’area ex ferroviaria del Ravone, che da sola vale oltre 49 milioni di euro. Partendo dal tram, sembrerebbe più a rischio il finanziamento della Linea Verde (dal centro di Bologna fino al Comune limitrofo di Castel Maggiore), che da solo vale 222 milioni di euro e che con i cantieri dovrebbe partire fra non molto. Decisamente più al sicuro sembrerebbe la Linea Rossa (da Borgo Panigale al Caab), che in parte prenderebbe soldi anche dal Pnrr (inizialmente gli oltre 500 milioni di euro erano stati tutti assicurati dal ministero della Mobilità sostenibile) e i cui cantieri dovrebbero partire l’anno prossimo. Poi c’è la ‘via della Conoscenza’ (10 milioni di euro), alla quale il sindaco Matteo Lepore tiene molto, e la giunta ha già destinato 22,7 milioni del finanziamento complessivo di 106,6 milioni di risorse del Pnrr a due progetti che rientreranno nel piano triennale di lavori pubblici: il completamento della rigenerazione del quartiere Bolognina (per 16,6 milioni) e la realizzazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale di circa 14 chilometri (6,1 milioni), dall’ex scalo ferroviario del Ravone a Bologna Fiere. Ovviamente, tutto servirebbe ora tranne una crisi di governo.

Paolo Rosato