
di Paolo Franci
"Lui è un santo. È san Francesco e ha risvegliato la ragazzina...". Quella frase, debordante ed eccessiva come può esserlo solo la passione per gli eroi del pallone, rimbalza nei corridoi del Policlinico Gemelli. Francesco Totti se n’è appena andato dopo aver fatto visita a Ilenia Matilli, la diciottenne calciatrice della Lazio finita in coma per un incidente e così trasversale nei giochi di tifo dall’avere un mito romanista, Checco Totti appunto. O, come lo chiamano da queste parti: "A’ Francè".
La storia di Ilenia è senza dubbio a lieto fine e sarebbe addirittura disneyana se nella tragedia che l’ha colpita a un soffio dalla scorso Natale, non avesse perso la vita una sua amica, Martina. Sì ma che c’entra Totti? Un suo videomessaggio di poche parole – con quella voce inconfondibile che sembra contenere a stento la romanità di una volta generosa e ottimista – è stato importante, se non decisivo come gli capitava di esserlo in campo, per risvegliare Ilenia dal coma. Un passo indietro. È il 15 dicembre del 2019 quando Ilenia e Martina vanno incontro a un destino maledetto. Sulla via Braccianese, la loro auto finisce contro un albero. Martina non ce la fa. Ilenia si aggrappa a un filo di vita e lì resta per giorni. Settimane. Mesi. I genitori della diciottenne non mollano un istante. Le fanno sentire le sue canzoni preferite. Le voci registrate di amici e parenti, l’inno della Roma. Niente da fare. La storia arriva all’orecchio di Francesco Totti. Lui non perde tempo e decide di inviarle un videomessaggio: "Ilenia non mollare, ce la farai, siamo tutti con te".
Nel frattempo, riceve le cure del dipartimento di Neuroriabilitazione del Gemelli e viene sottoposta a una nuova terapia che prevede il mix tra farmacologia e i cosiddetti paradigmi sensoriali, una tecnica che aumenta notevolmente gli stimoli provenienti dall’esterno.
Tra questi ‘stimoli’ ci sono le parole di Totti. Poche, ma dritte al cuore. Letteralmente. Perché si racconta come l’elettrocardiogramma della ragazza abbia avuto un sussulto quando la voce inconfondibile del ’Capitano’ s’è fatta strada nel buio di un sonno senza fine. Quel videomessaggio dunque, è decisivo per il ritorno alla vita di Ilenia, al punto che i genitori decidono di ringraziarlo pubblicamente, invitandolo al Gemelli. E Francesco, che domenica scorsa ha compiuto 44 anni, si regala un momento di grande gioia raccogliendo l’invito. Arriva, abbraccia Ilenia ("Ahò, Ilenia sbrigate a guarì"), i suoi genitori, i medici che le hanno salvato la vita e affronta il dribbling più difficile: quello necessario a trattenere la commozione. Dirà poi il papà di Ilenia: "Francesco è una persona buona, questo giorno lo ricorderemo per sempre". "Speriamo che l’incontro aiuti Ilenia, perché la strada è ancora molto lunga" dice, emozionatissima, la mamma della ragazza, mentre qualcuno nel corridoio racconta di un santo così bravo con il pallone, ma anche con il cuore.