
Carabinieri all'esterno del Bar Tabacchi dove è avvenuto l'omicidio (Ansa)
Torino, 11 dicembre 2014 - Lo ha preso a calci e pugni durante una lite scoppiata all'interno di una tabaccheria, nella periferia di Torino. I carabinieri hanno arrestato Giuseppe Cerasa, 38 anni, residente a Torino, che ha picchiato a morte uno dei due fratelli proprietari della tabaccheria di via Veglia, Enrico Rigollet, 57 anni di Aosta. L'uomo, dopo aver subito le percosse, è deceduto a causa di un arresto cardiaco. Gli uomini del 118 hanno provato a rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Ancora da chiarire i motivi che hanno scatenato la rissa.
Non sono ancora chiare le cause che hanno causato la morte di Enrico Rigollet. A stroncare l'uomo potrebbe essere stato un infarto oppure le violenti percosse subite. L'aggressore, dopo aver litigato alle 14 circa con i due fratelli proprietari della tabaccheria di via Veglia, nella periferia di Torino, è tornato al negozio nel tardo pomeriggio, colpendo con un violento pugno la vittima, che si è accasciata al suolo. A quel punto Cerasa gli è salito addosso, continuando ad infierire. L'uomo è stato tratto in arresto dai carabinieri.
Cerasa era insieme alla madre. E' stata proprio la donna a urlare e dare l'allarme. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, hanno tentato di rianimare l'uomo, che sarebbe deceduto per un arresto cardiaco.
Emergono nuovi retroscena sull'omicidio del tabaccaio di Torino. Giuseppe Cerasa, l'aggressore di 38 anni, muratore pregiudicato residente in una comunità di recupero. Incallito giocatore di slot machine e Lotto, Cesara si sarebbe recato dal tabaccaio alle 14 circa chiedendo un caffè, alcolici e delle sigarette. Essendo sprovvisto di soldi, Rigollet si è rifiutato si servirlo. A quel punto Cerasa, uscendo dal negozio, avrebbe dato in escandescenza, prima di recarsi a casa della madre.
Quattro ore dopo, l'uomo, in compagnia della madre che ha cercato di fermarlo, è tornato alla tabaccheria, gestita da due fratelli gemelli, colpendo con un violento pugno in faccia Enrico Rigollet. Il fratello intanto si trovavo nel retro del negozio. Rigollet è caduto per terra e l'aggressore ha continuato a infierire sul corpo. Quindi è uscito dalla tabaccheria fermandosi davanti la porta d'ingresso. Ai carabinieri che lo hanno subito arrestato, avrebbe detto di essere stato picchiato.