Martedì 30 Aprile 2024

«Superati i servizi per l’impiego? I giovani non li utilizzano più»

Caccia al posto di lavoro. La tre giorni alla Cattedrale.

Fila per un posto di lavoro

Fila per un posto di lavoro

Pistoia, 29 gennaio 2015 - C’ERANO TANTI giovani e donne di tutte le età tra le circa mille e 200 persone che ieri mattina, alla Cattedrale ex Breda, hanno visitato «Job Match», l’evento organizzato dalla Provincia per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La fiera, che proseguirà fino a venerdì con incontri, dibattiti e workshop, vede la partecipazione una trentina di aziende in cerca di candidati. Ma tra gli stand presenti vi sono anche quelli delle forze dell’ordine, che offrono informazioni sul reclutamento, e dei rappresentanti della rete di servizi al lavoro (enti pubblici, centri per l’impiego, sindacati e associazioni di categoria) in grado di fornire notizie su tutte le opportunità, i tirocini, i corsi di laurea e i progetti di formazione professionale. Disponibili punti informativi su servizi innovativi come la creazione di videocurriculum, la mediazione linguistica e culturale per stranieri e l’interpretariato in lingua dei segni italiana; ieri pomeriggio gli spazi di via Pertini hanno inoltre ospitato un concerto di gruppi rock giovanili. «OGGI IL PROBLEMA non è soltanto la disoccupazione giovanile – afferma Anna Pesce, dirigente per le politiche attive del lavoro della Provincia – ma anche la disaffezione dei ragazzi nei confronti dei servizi per l’impiego». L’evento, costato circa 97mila euro, è finanziato con risorse «Por. Ob 2» del Fondo sociale europeo 2007-2013 della Regione ed è patrocinato dal Comune. Ai futuri servizi per chi cerca lavoro sarà dedicato un convegno stamani a partire dalle 9.30. «Sarà un’occasione per trattare del modello toscano dei servizi al lavoro – precisa Pesce – in una fase, come quella attuale, in cui è ancora da decidere se i centri per l’impiego resteranno di competenza regionale o meno. Parleremo anche del modello pistoiese, dove dal 2012 i servizi sono stati riorganizzati e modernizzati».

CON IL RIORDINO delle Province, infatti, l’area della formazione confluirà nelle mani della Regione, mentre resta da stabilire se i servizi al lavoro saranno coordinati da quest’ultima o direttamente dal ministero. «Abbiamo belle esperienze e professionalità – commenta Pesce – e continueremo a lavorare al meglio in ogni caso: l’importante è non disperdere la specificità toscana, attualmente molto avanzata in fatto di servizi per l’impiego».

Giulia Gonfiantini