Giovedì 16 Maggio 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Autonomia, bagarre in Aula. Opposizioni sulle barricate. E il centrodestra del Sud frena:: "Serve più tempo per valutare"

La riforma cara alla Lega approda alla Camera tra proteste e ostruzionismo. Flash mob M5s: spaccate l’Italia. Il Carroccio insiste: "Siamo all’ultimo chilometro della maratona". I dubbi del calabrese Occhiuto (FI).

Autonomia, bagarre in Aula. Opposizioni sulle barricate. E il centrodestra del Sud frena:: "Serve più tempo per valutare"

Autonomia, bagarre in Aula. Opposizioni sulle barricate. E il centrodestra del Sud frena:: "Serve più tempo per valutare"

Le opposizioni a fare ostruzionismo, le polemiche sul voto di scambio con il premierato, i distinguo nella maggioranza e il flash mob del Movimento 5 Stelle fuori Montecitorio. L’approdo in Aula alla Camera del Ddl sull’autonomia differenziata accende il dibattito politico. "Dobbiamo bloccare questa scelta folle", dice la segretaria del Partito democratico su Sky mentre il ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli esulta sui social pubblicando una foto dell’ordine del giorno. Intanto a Montecitorio Simona Bonafè protesta per il passaggio a suo dire troppo rapido in Aula dalla Commissione: "Il Parlamento non ha avuto l’opportunità di lavorare, discutere ed esaminare ogni articolo. Stiamo parlando di un provvedimento che la destra stessa ha definito storico. Stride un po’ allora che invece si sia proceduto con continue ed evidenti forzature".

VOTO DI SCAMBIO

Alla fine il presidente Lorenzo Fontana manda una lettera alla Commissione Affari Costituzionali per raccomandare "massimo rigore" nella gestione delle votazioni, ma fa anche sapere che "nulla osta all’esame del provvedimento in Aula". Poi arriva l’attacco di Roberto Giachetti di Italia viva: "Nella degenerazione della politica si è passati dal voto di scambio alla legge di scambio. L’obiettivo era portare solo un vessillo al voto europeo, e in questo c’è solo uno scambio con il premierato". Intanto nasce qualche piccolo distinguo anche nella stessa maggioranza: il deputato Alessandro Battilocchio dice che qualche limatura è ancora possibile "per esempio sull’articolo 3 con cui si indica il percorso di definizione dei Lep (livelli essenziali di prestazione, ndr), ma su questo specifico aspetto valuteremo se presentare un ordine del giorno".

L’ULTIMO CHILOMETRO DELLA LEGA

Anche il governatore azzurro della Calabria Roberto Occhiuto consiglia prudenza: "Si dia al Parlamento il tempo per valutare". Il sottosegretario Massimo Bitonci della Lega dice che "siamo all’ultimo chilometro della maratona" mentre Simona Bordonali interviene indossando una maglietta con la scritta "Il vento del Nord". Il capogruppo del Carroccio in Commissione Affari Costituzionali Igor Iezzi dice che "la Lombardia e il Veneto, che nel 2017, a gran voce hanno chiesto un cambiamento, ora finalmente ottengono una risposta positiva". Per Fratelli d’Italia parla Elisabetta Gardini: "Le sinistre vogliono mantenere lo status quo, ma lo status quo non è l’ottimale. Si ergono a paladine del Sud come se al Sud non fossero capaci di governarsi".

IL FLASH MOB DEL M5S

Il Movimento 5 Stelle mette in scena un flash mob davanti a Palazzo Chigi. "L’Italia non si spacca" e "Giorgia Meloni da patriota a secessionista" recitano i cartelli, mentre il leader Giuseppe Conte dice che la premier "sta svendendo l’unità del paese per i voti sul premierato. La fermeremo e la combatteremo in ogni modo". Critica anche Azione con Mara Carfagna: "Trattenere parte del gettito erariale maturato sul territorio comporterà una perdita rilevante per lo Stato di voci importanti di bilancio: come si pensa di compensare questa perdita? Con tagli di spesa? Con aumento delle tasse? I cittadini hanno diritto di sapere". Replica il ministro: "Qualcuno dice che aumenteranno le sperequazioni, ma è il contrario". E sulla cesura Nord-sud: "Questo non è spaccare il Paese ma dare gli strumenti che le Regioni chiedono". Non basta per la sinistra, che manifesta in piazza con il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratti: "Siamo pronti anche al referendum".