Mercoledì 24 Aprile 2024

Stroncato da un infarto Riello muore nella sua azienda

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Un malore improvviso, mentre era alla sua scrivania. Andrea Riello (nella foto), classe 1962, è morto d’infarto ieri mattina, nella sede della Riello Sistemi, una delle aziende della galassia Riello, fondata dal padre Pilade e oggi guidata da lui. L’imprenditore veronese, che lascia la moglie e due figlie, aveva portato avanti fin dagli anni Ottanta la vocazione imprenditoriale di Pilade, insieme ai fratelli Giuseppe, Pierantonio e Nicola. Dai primi anni ‘90 era stato anche impegnato in attività associative in Confindustria: tra le altre, dal 2000 al 2004 era stato presidente di Ucimu, l’associazione nazionale di categoria che riunisce i costruttori di macchine utensili, e dal 2002 al 2004 al vertice di Federmacchine, la federazione di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari. Nel maggio 2005 era stato eletto alla guida di Confindustria Veneto, carica che aveva ricoperto fino a gennaio 2009 e negli stessi anni era stato il presidente della Fondazione Campiello. Dal 2001 era presidente di Gruppo Riello Sistemi, tra i più evoluti in Europa nel settore dei sistemi di produzione: quattro stabilimenti – fra cui quello di Minerbe dove si è sentito male – e più di 500 dipendenti.

La sua scomparsa ha lasciato attonito il mondo imprenditoriale italiano. "È per me un esempio indimenticabile di uomo e imprenditore. Sentiremo forte e a lungo la sua mancanza, per come ha contribuito con il cuore, l’intelligenza, l’umanità, la visione alla crescita economica e culturale del nostro paese e di tutto il sistema imprenditoriale veneto", ha commentato il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro. "Oggi perdiamo un amico, ma anche un protagonista importante del mondo dell’imprenditoria italiana e veneta", ha detto Matteo Zoppas, già presidente di Confindustria Veneto. Gli ha fatto eco il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, definendolo "un imprenditore illuminato e impegnato".

e. c.