Privitera
G iovani medici di base cercasi disperatamente. Le nuove leve latitano. E se prima l’emergenza era più forte nelle zone periferiche di tutta Italia, ormai è cronica ovunque, anche nelle città. Il problema del ricambio generazionale è diventato pesantissimo. A confermare l’allarme arriva ora la campagna con tanto di locandine e manifesti promossa dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), un’ultima spiaggia per convincere i giovani colleghi a puntare sulla medicina di base con tanto di slogan: "La medicina generale ha bisogno di te!".
Su giornali e nelle principali città italiane con l’invito chiaro: "Oggi hai l’opportunità di scegliere il tuo futuro, diventa un medico di famiglia". Il tempo infatti stringe: la scadenza del concorso per diventare medici di famiglia è il 12 giugno. Basteranno slogan e appelli a invertire la tendenza? Non è semplice. La gobba pensionistica dei medici di famiglia è di là dall’esaurirsi e le nuove generazioni di camici bianchi, già sfiduciati verso un servizio sanitario nazionale che assomma varie lacune, ritengono la medicina di base troppo poco attrattiva: borse di tirocinio economicamente svantaggiose rispetto alle altre specializzazioni, carichi di lavoro sempre più pesanti con la riforma in via di approvazione, eccesso di burocrazia, formazione universitaria insufficiente.