
Il boss Giuseppe Setola (Ansa)
Caserta, 8 ottobre 2014 - "Ho deciso di collaborare, il pm Milita venga da me già da stasera. Salvate la mia famiglia, altrimenti i Bidognetti li uccidono''. Il capo dell'ala stragista dei Casalesi, Giuseppe Setola, al processo per l'omicidio dell'imprenditore Domenico Noviello, ha detto di voler collaborare con la giustizia, cambiando così idea rispetto a quanto aveva dichiarato nella precedente udienza dello scorso 1 ottobre. In quell'occasione Setola si era dichiarato colpevole dell'assassinio, autoaccusandosi di altri 45 delitti, ma aveva aggiunto di non avere intenzione di pentirsi. ''Io ci vedo benissimo - ha proseguito il boss, in riferimento ai suoi problemi di vista - mandatemi a prendere. Mi dispiace per Casal di Principe''. Setola ha poi revocato l'incarico all'avvocato Paolo Di Furia nominando un altro legale, Antonio Di Micco. Un colpo di scena, arrivato oggi in videoconferenza dal carcere di Milano-Opera dove è al 41bis, nel corso di un confronto a distanza con un altro killer dei Casalesi. "Non sono sorpreso della decisione di Setola", ha detto il pm Milita, chiamato in causa da Setola . Il boss è condannato definitivamente a 7 ergastoli per 15 omicidi commessi nel Casertano tra il maggio e il dicembre 2008, tra cui la strage degli africani del 18 settembre.