Lunedì 17 Giugno 2024
GIULIO SAPELLI
Cronaca

Serve passione. Le stock option non bastano

La crisi di successione nelle famiglie imprenditoriali e l’insuccesso della “teoria dell'agenzia” che premia la fedeltà al denaro anziché alla moralità nel lavoro. Il caso Benetton è un esempio significativo

Uno dei primi studi scientifici in cui mi trovai coinvolto al termine degli anni Sessanta fu una ricerca sulla “continuità e discontinuità” delle famiglie imprenditoriali. La crisi di successione interveniva statisticamente con maggior frequenza quando si passava alla terza generazione. Raccogliere il testimone dal nonno diveniva oltremodo difficile: molte imprese morivano o venivano assorbite o vendute. Le percentuali, in tutto il mondo, di incapacità di raccogliere il testimone sono elevatissime.

Ecco sorgere la divisione tra la proprietà e il controllo dell’impresa. Il manager che lavora in base alla fiducia del proprietario gode del potere quasi infinito donatogli dall’asimmetria dell’informazione tipico di una organizzazione complessa come l’impresa moderna. Da circa una trentina d’anni l’ideologia neo liberista e neoclassica ha coniato la "teoria dell’agenzia" per cui si supera questa asimmetria compensando i manager con quote percentuali del valore delle azioni (le stocks options) oppure attraverso punteggi che dovrebbero misurare le loro performances. Queste tecniche condizionerebbero i comportamenti: più rispetti gli obiettivi e più produci utili e più fai crescere il valore delle azioni (quando la società è quotata in borsa) e più sei pagato: solo così i manager rispetterebbero i valori della fedeltà verso il proprietario.

Ben si comprende quanto triste sia questa teoria, che fa perno sulla fedeltà al denaro e non sulla coscienza morale di far bene il proprio lavoro con uno stipendio definito e concordato tra le parti una volta per tutte. Si è creato un meccanismo perverso i cui frutti maligni son sempre più sotto gli occhi di tutti: ma inutilmente.

Del resto queste teorie tristi vengono continuamente "ricreate" e propagandate da scuole di management, università, master, dottorati, e cosi’ via a cui troppo spesso i proprietari indirizzano gli eredi.

Il caso Benetton va letto in questa luce: non si tratta di un caso banale, ma di alto valore predittivo, ossia di un caso che suona come l’ennesimo avvertimento ai naviganti...